Anche il Sudafrica avrà la sua auto elettrica. Ad annunciarlo è stato il ministro del commercio Ebrahim Patel, che lunedì scorso ha illustrato i piani per la transizione ecologica dei trasporti.
Questo tema è uno dei pilastri fondamentali del piano Just Energy Transition (JET) del Sudafrica per un'economia a basse emissioni di carbonio. E uno degli aspetti principali della strategia riguarderà proprio i veicoli a batteria.
Si passa alle batterie
Ricordiamo che il Sudafrica è il più grande polo produttivo automobilistico del continente africano e ospita marchi globali come Toyota, Isuzu, Volkswagen e Mercedes, tra gli altri.
È anche altamente integrato nella catena di approvvigionamento globale, attingendo componenti da tutto il mondo ed esportando il prodotto finale in oltre 150 Paesi del mondo.
Il piano JET stima che dal 2023 al 2027 sarà necessario un investimento di 128,1 miliardi di rand (6,2 miliardi di euro) affinché il settore dei trasporti possa contribuire in modo significativo agli impegni di decarbonizzazione del Sudafrica.
Non solo auto
Le informazioni su questa prima auto elettrica realizzata in Sudafrica sono poche, tanto che non si parla ancora di un brand preciso. Come riportato dalla Reuters, il primo lotto di veicoli elettrici sarà limitato. La crescita dovrebbe poi accelerare tra il 2026 e il 2030, con un solo produttore che prevede di passare alla produzione di veicoli elettrici a batteria dopo il 2030.
Sta di fatto che il piano di elettrificazione descritto nelle 68 pagine prodotte dal ministero ci sono anche accenni alle misure per sostenere la transizione, come gli incentivi statali, una riduzione temporanea dei dazi all'importazione per le batterie dei veicoli prodotti e venduti sul mercato nazionale e la commercializzazione della produzione di idrogeno verde come fonte di carburante sostenibile.
Inoltre, il piano riformerà anche il trasporto ferroviario di merci e i porti e attuerà riforme energetiche. Non resta che attendere i primi passi concreti.