Il caldo Sole estivo non illumina il mercato dell’auto elettrica in Europa, che anche a luglio registra numeri sostanzialmente stagnanti: stando all’associazione Acea, sono 139.657 le vetture full electric vendute nello scorso mese nel Vecchio Continente (Unione europea, Regno Unito e organizzazione Efta), con un calo del 5,9% rispetto allo stesso periodo del 2023, quando le immatricolazioni avevano raggiunto quota 148.348.

Segno “meno” anche per il market share, in perdita dello 0,9% e fermo al 13,6%, contro il 14,5% di luglio dell’anno scorso. Cifre in controtendenza al resto delle alimentazioni, che – grazie a 1.025.290 affari conclusi – crescono dello 0,4%.

Colpa soprattutto del crollo in Germania (-36,8%), dove gli automobilisti sono orfani degli incentivi all’acquisto da ormai 8 mesi, mentre segnali positivi arrivano dagli altri big 4 (Italia a +4,5%, Francia a +1%, Spagna a +12,4% e Regno Unito a +18,8%).

Le vendite di auto elettrice in Europa (luglio 2024)

Regione Vendite Quota di mercato
Europa 139.657
(-5,9%)
13,6%
(-0,9%)
Italia 4.266
(+4,5%)
3,4%
(+0%)
Francia 17.030
(+1%)
13,5%
(+0,4%)
Germania 30.762
(-36,8%)
12,9%
(-7,1%)
Spagna 3.827
(+12,4%)
4,6%
(+0,4%)
Regno Unito 27.335
(+18,8%)
18,5%
(+2,5%)

Le vendite di auto elettriche in Europa (gen-lug 2024)

Un po’ meglio i dati sul cumulato di gennaio-luglio, che da un lato parlano di +0,6% nelle vendite, ma dall’altro riportano -0,5% nella quota di mercato.

Regione Vendite Quota di mercato
Europa 1.093.808
(+0,6%)
13,8%
(-0,5%)
Italia 39.208
(+6,7%)
3,9%
(+0,1%)
Francia 175.432
(+13,3%)
16,9%
(+1,7%)
Germania 214.887
(-20,1%)
12,6%
(-3,8%)
Spagna 28.969
(+6,1%)
4,7%
(+0%)
Regno Unito 194.431
(+10,5%)
16,8%
(+0,7%)
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Appello all’Europa

“Auspichiamo che, una volta insediati gli organi competenti, si possa rapidamente fare chiarezza sugli indirizzi e le politiche ambientali dell’Ue, che condizionano le strategie industriali e gli investimenti delle Case auto”, commenta Andrea Cardinali, direttore generale dell’associazione Unrae, che aggiunge:

“Oggi più che mai, operatori e clienti necessitano di certezze per orientarsi in una transizione estremamente complessa”.

Parlando poi nello specifico della situazione italiana, Cardinali ricorda “l’importanza di rendere presto disponibili i 240 milioni di fondi residui per gli incentivi 2024, il recupero dei 250 milioni di euro prelevati dal d.l. Coesione, l’eliminazione del price cap per la fascia 0-20 g/km di CO2 o la sua equiparazione alla fascia 21-60 g/km e la definizione di un piano strategico triennale 2025-2027”, come chiesto dalla stessa Unrae al Tavolo Automotive del 7 agosto.