Perché ci siamo ritrovati 75 metri sotto il livello del mare, all'interno di una Hyundai Ioniq 6? Niente di apocalittico, anzi. Abbiamo fatto un viaggio da Parigi a Londra in elettrico, a bordo di una delle auto che, per la sua natura da Streamliner, e per le sue caratteristiche tecniche - trazione posteriore, pacco batteria da 77 kWh e cerchi da 18 pollici - è il mezzo che offre un'autonomia stimata di 600 km su ciclo WLTP.
E dunque, per attraversare il Canale della Manica, abbiamo provato l'esperienza de "Le Schuttle", il treno che da Calais ci ha portato a Folkstone in circa mezz'ora. Ecco com'è andata.
Viaggiare da Parigi a Londra
Per andare a Parigi o a Londra è sufficiente aprire un computer o uno smartphone entrare in un sito come SkyScanner, guardare i voli disponibili, prenotare, pagare... e voilà, il gioco è fatto. Prezzo? Tra i 40 e i 150 euro a volo se si è previdenti e si prenota mesi prima. Altrimenti il prezzo sale esponenzialmente.
Poi è necessario noleggiare una macchina se volete muovervi indipendentemente oppure sfruttare i mezzi. Ecco, così siete pronti per il vostro soggiorno.
E un Parigi-Londra? Vacanze, lavoro, giro in automobile? Con i prezzi stiamo li. E poi c’è la questione di come muoversi a destinazione, sempre qualora vogliate muovervi senza mezzi.
In questo caso però, c’è l’alternativa. Interessante. Si va sott’acqua. Con ben due treni. Nel tunnel con la sezione sottomarina più lunga del mondo: 39 km.
In treno...con o senza macchina
Il primo è l’Eurostar che collega Parigi, Bruxelles e Londra. Costa circa 30 euro per una seconda classe, se prenotato in anticipo. Altrimenti le tariffe variano in base alla disponibilità, ma in questo caso il costo schizza finanche a 250 euro.
Due ore e un quarto di viaggio circa, per un'esperienza simile a un Freccia Rossa o comunque un’Alta Velocità.
Per viaggiare da Parigi a Londra si può prendere il treno e attraversare il canale della Manica
Se invece viaggiate con la vostra auto, la storia cambia. Bisogna prendere un altro treno, Le Shuttle, ma stavolta da Calais, per arrivare a Folkstone. Mezz’ora di viaggio circa, prezzo del biglietto tra i 150 e i 200 euro circa. Si compra sul sito ufficiale e ci sono corse ogni 2 ore.
Ecco, noi abbiamo preso questo partendo da Parigi per arrivare a Londra in auto elettrica in giornata.
Viaggio sostenibile
Parigi-Londra non è un viaggio impossibile, intendiamoci. Sono 400 chilometri circa, tunnel escluso. Per intenderci, un Roma-Milano è più lungo. Cosa ho trovato nella mia strada?
Beh, al di la del reticolato intricato di strade e tangenziali francesi, il viaggio non è stato complicato. Da La Defense, Courbevoie FR, 11 Av. de l'Arche, abbiamo preso la N104 e poi, la A16 fino a Calais.
Autostrada dunque, principalmente a due corsie. Stazioni Ionity? Un paio certo, più qualche altra fast lungo il tragitto, ma nulla di così sconvolgente. Ah, pale eoliche, quelle si.
La partenza del nostro viaggio da Parigi
Abbiamo sfruttato anche a Better Route Planner come app, conoscendo la sua diffusione. E visto che eravamo in anticipo sulla tabella di marcia, ne abbiamo approfittato per fare una sosta di carica poco prima di Calais. Senza troppe pianificazioni a dirla tutta, visto che proprio all'interno dell'area di sosta dell'Eurotunnel avremmo trovato dei supercharger Tesla e delle colonnine Hyperfast. Poco male.
Ci siamo fermati con il 30% di carica residua per ripartire dopo 15 minuti effettivi con l'80%. Sosta dovuta? No, considerando anche il consumo contenuto di 17 kWh/100 km a velocità autostradale (130 km/h praticamente fissi), ma è cosi che si viaggia in elettrico, perché la carica residua in più ce la siamo ritrovata una volta giunti a Folkstone.
La nostra sosta di carica prima di Calais. Un veloce biberonaggio di 15 minuti
A bordo de "Le Schuttle"
Dopo la sosta, ci siamo diretti verso i caselli di Calais per iniziare le operazioni non prima di aver visto un monumento alla turbina che ha creato l’Eurotunnel: 320 tonnellate un diametro di 5 metri e 59. E finalmente, dopo aver fatto la lettura del biglietto, siamo arrivati all’area di sosta.
Dopo aver passato dei checkpoint, siamo finalmente arrivati nella zona di imbarco dove con la nostra auto siamo letteralmente entrati a bordo del treno, siamo saliti su una rampa dedicata e un addetto ci ha fatto avvicinare quanto più possibile alla vettura davanti a noi.
A quel punto gli scomparti sono stati chiusi con una sorta di serranda automatica e una voce ci ha suggerito caldamente di rimanere in auto, spegnere la vettura con marcia inserita.
L'ingresso a bordo di "Le Schuttle"
Partito il viaggio, dopo poco il treno è entrato in questa galleria per una mezzoretta circa. Tutto qui. Sensazioni? Particolari perché comunque la rete internet era presente, dunque la "claustrofobia" legata alla mancanza di comunicazione con l'esterno era scongiurata. La pressione nelle orecchie si è avvertita però, quello si.
Una volta giunti in Inghilterra, una voce ci ha ricordato che da quel momento avremmo dovuto - giustamente - guidare a sinistra. Ah, ovviamente il fuso orario cambiato. Partiti alle 14:30 da Calais siamo arrivati alle...14.04 a Folkstone.
Ecco, il nostro viaggio a quel punto è ripartito alla volta di Heathrow, guidando per altri 150 chilometri sotto quello che azzarderemmo definire un tipico tempo inglese: pioggia, sole, diluvio universale, sole e cosi via.
Tra l’altro, visto anche il ritmo sostenuto – circa 110 km/h, abbiamo ottenuto un consumo davvero eccellente con la Ioniq 6: 12,5 kWh/100 km.
Il nostro viaggio quindi si è concluso nel parcheggio del terminal 5, dove abbiamo ripreso un volo per tornare a Roma Fiumicino. Già perché la nostra non è stata una vacanza. Si torna in redazione dunque, dopo un’esperienza differente e particolare, ma soprattutto, fattibile e con prezzi paragonabili a quelli di un viaggio in aereo con il noleggio di una vettura.
La storia del Tunnel della Manica
I primi pensieri sul collegamento sotterraneo tra Francia e Inghilterra risalgono all’inizio dell’800. Ma solo nel 1957 si è iniziato a pensare al progetto come ha preso vita. Finita qui? No perché il progetto fu avviato nel 73, fermato due anni dopo e rilanciato nel 1984 dai due governi. il 1° dicembre 1987 iniziò la costruzione del tunnel di servizio.
Il lavoro è durato 7 anni e ha visto 4000 operai impiegati per creare questi due tunnel del diametro di 7,6 metri più il tunnel di servizio di 4,8. Ah, La particolarità è che Francia e Inghilterra avevano addestrato due squadre che si sono incontrate a metà del percorso. Una sfida che ha portato quindi a una realizzazione del tunnel nei tempi previsti
Per realizzare il progetto hanno usato le trivelle che abbiamo visto prima, le tunnel boring machine, scavando due pozzi di 75 metri con una velocità di perforazione di 36mila tonnellate di roccia al giorno.
La peculiarità è che mentre la fresa avanzava, creava anche un anello di rivestimento in cemento armato. A quel punto, tramite un sistema di martinetti idraulici, la "talpa" avanzava.
E, vista la continua analisi della profondità, ad avere un dislivello di appena 35 centimetri. Gli scavi dei due tunnel si congiunsero il 22 maggio e il 28 giugno 1991,
Il 6 maggio 1994 il tunnel fu inaugurato alla presenza della regina Elisabetta II e del presidente della Repubblica francese François Mitterrand.