Nonostante la tecnologia progredisca in fretta e prometta, per i prossimi anni, di renderle più economiche, le batterie sono e rimangono l’elemento più oneroso a bordo di un’auto elettrica. Il loro costo può arrivare a rappresentare quasi il 50% del prezzo finale del veicolo, una prospettiva che, insieme ai timori su autonomia e ricarica, impensierisce ancora più di un potenziale acquirente, spaventato all’idea di trovarsi di fronte a esborsi esorbitanti in caso di imprevisti gravi.

Coperte e protette

Anche per questo, le Case costruttrici offrono tutte solide garanzie sui pack, che sono coperti per un periodo non inferiore agli 8 anni (5 per quelle al Nichel, che tuttavia si trovano ormai soltanto più su qualche ibrida) e con chilometraggi variabili secondo marca e modello. La copertura non riguarda soltanto anomalie, malfunzionamenti o guasti, ma anche il mantenimento del livello di efficienza considerato minimo, ossia il 70%, (qualcuno come Volkswagen si spinge al 75%) al di sotto del quale la batteria è considerata non più adeguata al compito, per il periodo di copertura.

Quanta strada?

Se gli 8 anni sono un riferimento comune, il dato a cui prestare maggiore attenzione è in realtà proprio quello della percorrenza. Infatti, la vita effettiva di una batteria si calcola sulla base di un certo numero di cicli di carica e scaricamento a cui corrisponde, sempre secondo le stime, un certo chilometraggio. Ora, come per tutte le garanzie, se l’auto fa relativamente poca strada è molto più facile che il primo limite a venir raggiunto sia quello temporale, mentre se la si utilizza più intensamente la garanzia potrebbe decadere molto prima degli 8 anni.

Ad esempio nel caso di BMW i3, auto non esclusivamente “cittadina” garantita per 8 anni o 100.000 km, basterebbe una percorrenza annuale di 20.000 km per uscire dalla garanzia in soli 5 anni. Non dimentichiamo però che la stessa garanzia è, ancora più che per le auto tradizionali, strettamente vincolata alla regolare esecuzione dei tagliandi e delle verifiche periodiche nelle quali viene monitorata l’efficienza del pacco stesso e del relativo sistema di carica e raffreddamento.

Quanto costa cambiare la batteria di un'auto elettrica

Dopo che si fa?

Nella stragrande maggioranza dei casi, dunque, è ben difficile che un cliente debba provvedere direttamente alla sostituzione. Scaduta la garanzia, o in altri casi particolari come un danneggiamento conseguente un incidente, ci si potrebbe però trovare nell’eventualità di dover far fonte al ripristino. Con modalità e costi tutt’altro che omogenei, che dipendono in parte dal costo effettivo del componente, dettato dalla politica della Casa.

I pack batterie infatti arrivano a costare migliaia di euro, addirittura qualche decina di migliaia per quelli ad alta potenza montati sui modelli premium, cifre a cui, soprattutto se è trascorso qualche anno, a buonsenso diventa ragionevole considerare di sostituire l’intero veicolo. Come del resto nel già citato caso di un incidente grave, perché considerando con quanta cura le batterie vengano protette nella struttura dell’auto, arrivare a danneggiarle seriamente può voler dire aver compromesso in modo importante anche l’intero veicolo.

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Non sempre occorre cambiarle “tutte”

Se la batteria nel suo complesso è un elemento costoso, il fatto che ognuna sia in realtà composta da un certo numero di singole celle consente soluzioni meno drastiche della sostituzione in toto. E’ infatti possibile intervenire sugli elementi danneggiati o difettosi, cosa che in gran parte dei casi è prevista anche dai servizi assistenza in caso di guasti in garanzia. Ma anche in questo caso i costi rischiano di rimanere piuttosto alti, senza considerare la manodopera, visto che aprire e riparare una batteria dopo averla smontata dall’auto è sicuramente più lungo e complesso che rimpiazzarla intera.

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Manca una casistica

In tutta questa analisi, tuttavia, bisogna tenere in considerazione il fatto che, nella maggior parte dei casi, le auto elettriche attualmente in circolazione sono in commercio da meno di dieci anni, di conseguenza le batterie di buona parte di queste sono ancora coperta dalla garanzia ufficiale della casa madre. Ciò significa che, almeno fino a questo momento, quasi nessun cliente si è ancora trovato nella condizione di dovere o volere cambiare la batteria della propria auto. È il caso di Volkswagen, le cui elettriche e-UP! ed e-Golf, in commercio dal 2014, risultano ancora tutte coperte dalla garanzia ufficiale di otto anni offerta dalla casa madre.Di conseguenza, anche interpellando direttamente la casa madre, non siamo venuti a conoscenza di alcun caso di sostituzione del pacco batterie.

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Occhio alla piattaforma

Altro elemento da tenere in considerazione quando si parla della sostituzione del pacco batterie di un’auto elettrica è rappresentato, come dicevamo, dal costo della manodopera. Dal momento che molte delle elettriche oggi in circolazione sono realizzate (salvo alcuni casi) su piattaforme non specificatamente pensate per l’elettrico, ma derivate da quelle utilizzate per modelli ad alimentazione tradizionale, spesso intervenire su alcune delle componenti della vettura può risultare particolarmente complesso. E più un lavoro in officina risulta complesso, più questo porterà via del tempo ai tecnici impegnati nel lavoro e più tempo questi spenderanno sulla vettura, più salato sarà il costo legato alla lavorazione. Il tutto, ovviamente, da sommarsi al prezzo della batteria.

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Due esempi concreti

In conclusione, esiste un ulteriore aspetto da tenere in considerazione, ovvero l'ammortamento degli investimenti per lo sviluppo della tecnologia elettrica da parte di un brand. Questo, infatti, si ripercuote notevolmente sul costo della batteria e fa si che accumulatori di grandi dimensioni costino meno di altri dalla capacità inferiore. Per capirlo, basta osservare la tabella qui sotto, nella quale abbiamo riportato i costi delle batterie di alcune auto molto diverse tra loro. Infatti, il prezzo di quella della Nissan Leaf, rispetto a quella della Smart EQ risulta più basso nonostante la capacità maggiore della prima. 

Auto Capacità batteria Costo sostituzione (IVA esclusa)
Smart EQ 17,6 kWh 9.043 euro
Nissan Leaf 40 kWh 7.000 euro
Mercedes EQC 80 kWh 40.120 euro

Nissan, che da più di 10 anni è impegnata nella produzione di vetture elettriche, è riuscita nel tempo ad ammortizzare i costi legati alla progettazione e alla ricerca e così ad oggi può offrire la sostituzione a prezzi relativamente contenuti. Dall’altro lato troviamo Mercedes, le cui economie di scala in campo elettrico sono, ad oggi, molto più basse di quelle del costruttore giapponese. Da qui, il prezzo della batteria della EQC400, che supera la metà del valore dell’auto da nuova.

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