Le elettriche sono lente? No di certo, anzi: alcune macinano record su record attaccando il predominio delle più potenti supercar con motori tradizionali. Se però ci soffermiamo a guardare i dati dei modelli di serie e li confrontiamo direttamente con quelli a benzina (ma anche Diesel) di caratteristiche analoghe, noteremo che mentre nello 0-100 sono regine indiscusse, la loro velocità massima risulta invece quasi sempre inferiore.
Vero, la mobilità elettrica nasce con un presupposto diverso quindi fare dissertazioni sulle prestazioni riguardo a una tecnologia che ha come primo obiettivo quello di offrire un trasporto più efficiente e “pulito” può sembrare quasi un controsenso. Così come parlare di velocità massima quando il crescente attenzione per la sicurezza promette di darci in futuro limiti molto più stringenti anche in questo senso.
Tralasciando questo, ci sono comunque ragioni tecniche e pratiche se le elettriche di serie non si spingono agli stessi livelli delle altre.
Come abbiamo più volte osservato, uno dei molti vantaggi che le auto elettriche hanno rispetto alle altre è di poter fare a meno del cambio di velocità. Questo accade per ché i motori elettrici offrono la massima coppia già allo spunto e possono raggiungere regimi sufficientemente elevati da garantire con un solo rapporto un arco di velocità sufficiente.
Tuttavia, salendo di giri, l’efficienza del motore diventa un po’ meno regolare e soprattutto, il consumo aumenta in modo esponenziale, rischiando di compromettere la già delicata autonomia e per questo, la velocità viene spesso limitata anche elettronicamente a valori modesti.
Per ottenere entrambi i benefici tornerebbe necessario poter disporre di un cambio con almeno due rapporti differenti, di cui uno surmoltiplicato che consenta di aumentare la velocità sfruttando i regimi medio-bassi del motore.
Cosa che in effetti fanno alcuni modelli particolarmente prestanti come Porsche Taycan, capace di allungare fino a 260 km/h (comunque meno della Panamera Turbo S che arriva a 310 con una potenza inferiore) e alcune hypercar o vetture da competizione che devono conciliare performance elevate con la massima autonomia possibile. E che ha fatto recentemente ZF, sviluppando un gruppo motore-cambio a due rapporti in grado di migliorare tanto le prestazioni quanto la percorrenza.
Ecco qui sotto una breve serie di EV messe a confronto con le loro gemelle o cugine più prossime a motore endotermico:
Modello | Potenza max | 0-100 km/h | Velocità max |
Audi e-tron 55 quattro | 300 kW | 5,7 secondi | 200 km/h |
Audi Q8 55 TFSI quattro | 250 kW | 5,9 secondi | 250 km/h |
DS 3 Crossback e-tense | 100 kW | 8,7 secondi | 150 km/h |
DS 3 Crossback Puret. 130 | 96 kW | 9,2 secondi | 196 km/h |
Hyundai Kona Electric | 100 kW | 9,7 secondi | 155 km/h |
Hyundai Kona 1.6 CRDi | 100 kW | 11,2 seconsi | 186 km/h |
Mercedes EQC 400 4Matic | 300 kW | 5,1 secondi | 180 km/h |
Mercedes-AMG GLC 43 4Matic | 286 kW | 4,9 secondi | 250 km/h |
Nissan Leaf 62 kWh | 160 kW | 7,3 secondi | 157 km/h |
Nissan Pulsar 1.6 Dig-T | 140 kW | 7,7 secondi | 217 km/h |
Peugeot iOn | 49 kW | 15,9 secondi | 130 km/h |
Peugeot 108 | 53 kW | 12,6 secondi | 160 km/h |
Porsche Taycan Turbo | 500 kW | 3,2 secondi | 260 km/h |
Porsche Panamera Turbo S E-Hybrid | 500 kW | 3,4 secondi | 310 km/h |
Renault Zoe Q90 | 65 kW | 13,5 secondi | 135 km/h |
Renault Clio 1.5 dCi 85 CV | 63 kW | 14,7 secondi | 178 km/h |