Ci sono cose in cui ad un certo punto qualcuno si alza e chiede: "Perché lo stiamo facendo in questo modo?". Quando la domanda arriva da Tesla, di solito, le cose prendono poi una piega completamente diversa. Con risultati che lasciano a bocca aperta. È successo proprio così, sulla nuova Model Y, quando si è iniziato a parlare dell'architettura dell'impianto elettrico.
I progettisti della Casa americana si sono chiesti come avrebbero potuto migliorare le cose e hanno rivoluzionato i concetti su cui ci si era sempre basati in precedenza brevettando un nuovo metodo costruttivo.
Un sistema a strati e km di cavi
L'impianto elettrico di una vettura tradizionale nasce su un approccio poco organizzato. Di solito si tirano i cavi per i diversi componenti elettrici. Dalla batteria partono quelli per l'impianto luci, quelli per il climatizzatore, per i vetri elettrici, il sistema di infotainment e per qualsiasi altro "oggetto" necessiti corrente. Il risultato è che ogni auto abbia a bordo molti chilometri di cavi che, per essere montati correttamente, richiedono parecchie ore di lavoro "umano".

Un sistema decentralizzato
Tesla ha deciso di riprogettare tutto da zero per rendere l'impianto elettrico più semplice, più efficiente e anche più leggero. Inizialmente ha lavorato su un sistema che sfruttasse la multiplazione, cioè la capacità di far passare più informazioni su un solo cavo. Ma il risultato è stato deludente. Il sistema elettrico così strutturato accusava ritardi enormi. Per cui, ad esempio, si suonava il clacson e si attendeva qualche secondo prima di udire un qualche suono.
Quindi si è passati ad un'architettura che sfrutta l'esistenza di "sottosistemi" collegati all'impianto elettrico centrale. Facciamo un esempio: dalla batteria parte un cavo che arriva dentro la porta. Qui si trova un hub che riesce a trasmettere diversi input agli altoparlanti, alle luci, al motorino del finestrino...

Un risparmio esagerato
Questa soluzione va a tutto vantaggio della semplicità costruttiva, del risparmio del peso e della riduzione di circa dei km di cavi necessari. Si passa da 2 o 3 km per vettura a circa 100 metri. Immaginate che risparmio può significare per una Casa che produce milioni di auto all'anno. Una domanda sorge spontanea: di fronte a vantaggi così evidenti, come è possibile che nessun costruttore ci abbia mai pensato prima di Tesla?