In Norvegia l'elettrico è la normalità. Lo stato ha avviato da tempo una generosa politica di agevolazioni ed entro fine anno le auto a zero emissioni supereranno il 50% delle immatricolazioni.

Ma in Norvegia non sono solo le auto a non inquinare. Anche navi e imbarcazioni stanno velocemente diventando ibride o elettriche. Questo perché, sempre per via di una legge di un paio di anni fa, entro il 2026 nei fiordi si potrà navigare solo se si sfrutta una propulsione a batterie. Armatori e cantieri navali non hanno perso tempo e hanno già messo in servizio natanti elettrici o ibridi.

L'elettrico abbinato al Diesel

La Vision of the Fjords dell’armatore The Fjords, ad esempio, è in navigazione dal 2016 con il suo sistema di propulsione ibrido di produzione della multinazionale ABB denominato Onboard DC Grid. Il traghetto raggiunge i fiordi tramite i motori Diesel, che vengono spenti all’ingresso dei bracci di mare che si addentrano nella costa e, una volta dentro, passa in elettrico. La nave, per il trasporto passeggeri, permette ai turisti di godere del panorama circostante nel silenzio più assoluto, avanzando a 8 nodi con il solo rumore delle eliche che battono l'acqua.

Norvegia, traghetti e navi elettriche nei fiordi

Batterie da 1.800 kWh e ricarica lampo

Sempre l’armatore The Fjords dal 2018 ha messo in servizio un traghetto totalmente elettrico, il Future of the Fjords. La nave è lunga 40 metri e può trasportare 400 passeggeri. A spingere la nave pensano due propulsori elettrici da 450 kW di potenza che girano a 1.180 giri al minuto. Le due unità muovono due eliche da 1,48 metri di diametro ciascuna.

La Future of the Fjords può navigare ad una velocità di 16 nodi per 2,5 ore. Per farlo necessita di batterie gigantesche. Hanno una capacità di 1.800 kWh (qui la spiegazione di cosa sono kW e kWh): come 19 Audi e-tron, o come 38 Renault Zoe, tanto per fare due esempi. Per ricaricale vengono attaccate ad apposite stazioni ad alta potenza, fino a 800 kW, che in 20 minuti permettono di fare il pieno d'energia.

Norvegia, traghetti e navi elettriche nei fiordi

Con l'elettrico si abbattono i costi

La corsa ai traghetti elettrici oltre che obbligata dalla legge è sostenuta anche dagli ottimi risultati registrati dal primo di questi mezzi ad essere entrati in servizio. Si tratta del progetto Ampere (non poteva avere altro nome), realizzato da Siemens e finanziato dal ministero dei trasporti norvegese.

Dopo due anni di navigazione i dati sono lusinghieri: emissioni abbattute del 95% e costi ridotti dell’80%. Sono cifre tali da convincere gli armatori più scettici. E infatti nel gennaio 2020 in Norvegia prenderà servizio una flotta di ben 7 traghetti elettrici dell’armatore Fjord1 costruiti dal cantiere norvegese Havyard.

Norvegia, traghetti e navi elettriche nei fiordi

Gli scenari futuri

La Norvegia, che ha una delle flotte di traghetti più imponenti al mondo, punta forte sull’elettrificazione della navigazione. Non solo in quella sui fiordi, che è favorita dal fatto che sia generalmente a corto raggio ma su tutta la navigazione costiera.

A differenza di quanto accade sulle auto, in questo campo il Paese scandinavo ha anche forti interessi economici in gioco. I cantieri norvegesi sono avanti nella realizzazione di questo tipo di navi e puntano a sfruttare l'occasione per crescere anche sui mercati esteri.

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