Tutto è cominciato nel 2016, con l'avvio della fase di sviluppo nel quartiere di Porsche a Zuffenhausen. Oggi, a distanza di tre anni da quel giorno, la Porsche Taycan è ufficialmente realtà. La prima elettrica del produttore tedesco si presenta finalmente al mondo, trainando il brand tedesco in una nuova era.
Arriverà su strada nei primi mesi del prossimo anno in due diverse varianti che conservano un nome storico per Porsche: Turbo e Turbo S. Due versioni che identificano altrettanti livelli di potenza. Si parte da 680 CV e si arriva a 761 CV. Un'elettrica a tutti gli effetti, in grado di fare oltre 400 km con una ricarica, ma senza perdere di vista il DNA sportivo che da sempre contraddistingue i modelli firmati Porsche.
Come la concept
Partiamo dall'estetica. Rispetto al prototipo presentato qualche anno fa, la Taycan pronta per la commercializzazione conserva quasi inalterate le linee della concept. Lunga 4,95 metri ed è caratterizzata da un baricentro molto basso: la posizione di guida, giusto per capirci, è la stessa della 911. La sezione frontale, grazie all'assenza del motore endotermico, è stata notevolmente abbassata, raggiungendo un Cx di solo 0,22. Complice anche l'aerodinamica attiva che apre e chiude le lamelle della presa d'aria anteriore, mentre al posteriore ad ottimizzare i flussi provvede un grande spoiler attivo e un diffusore in grado di aumentare la downforce, per migliorare la stabilità alle alte velocità.
Una vera supercar
Anche perché la Porsche Taycan è veloce. Molto veloce. Sia la Turbo, sia la Turbo S sono spinte da due motori sincroni a magneti permanenti che permettono alla Taycan di poter contare su un sistema di trazione integrale che privilegia la ripartizione sul posteriore. Il motore montato al retrotreno, inoltre, è abbinato a un cambio a due velocità La Turbo sviluppa una potenza di 680 CV e 850 Nm di coppia, che le permettono di scattare da 0 a 100 km/h in 3"2 e di raggiungere i 200 km/h in 10"6. La Turbo S, invece, può contare su una potenza di 761 CV e su ben 1.050 Nm di coppia, che si traducono in uno spunto da 0 a 100 km/h in 2"8 e da 0 a 200 km/h in 9"8. Per entrambe, invece, la velocità massima è di 260 km/h.
Assetto e freni
Il comparto sospensivo della nuova Porsche Taycan è derivato da quello della Panamera. E' costituito da sospensioni pneumatiche a tre camere con quattro livelli di rigidità. Queste, a velocità superiori ai 100 km/h abbassano automaticamente l'auto di 12 mm, mentre se si viaggia in modalità Eco o Sport e Sport Plus, scendono fino a 20 mm. A proposito di modalità di guida, oltre a Eco, Sport e Sport Plus è disponibile anche Range, che permette di migliorare l'efficienza della vettura, facendo lavorare unicamente il motore anteriore. Enormi i freni. Sulla Turbo S quelli anteriori hanno un diametro di 420 mm e sono morsi da pinze a 10 pompanti, mentre dietro sono presenti dischi da 410 mm con pinze a 4 pompanti.
La batteria
Ad alimentare questo powertrain provvede per entrambe le versioni una batteria agli ioni di litio dalla capacità di 93 kWh costituita da 33 moduli e 396 celle, che lavora con due inverter a impulsi, uno per ogni motore. Questa è attaccata alla scocca attraverso 28 bulloni e contribuisce a migliorare la rigidità torsionale della vettura. Il peso, invece, si attesta sui 2.295 kg. Il consumo medio della Taycan Turbo è di 26,0 kWh/100 km, per un'autonomia di 450 km, mentre quello della Turbo S è di 26,9 kWh/100 km con un'autonomia di 412 km.
La ricarica
Molto particolare il sistema di ricarica che lavora a una tensione di 800 V. Questo permette di poter ricaricare la Taycan fino a 270 kW. La tensione di ricarica sale progressivamente fino a questa cifra nel momento in cui si connette l'auto a una colonnina poi, raggiunto il 45/50% della carica, la tensione comincia a calare. In questo modo, in appena 5 minuti è possibile ottenere 100 km di autonomia e in 22 minuti si arriva all'80%, mentre se si ricarica da una wallbox ci vorranno dalle 6 alle 8 ore per ricaricare l'auto al 100%. Interessante, infine, è il sistema di pianificazione della ricarica che, quando ci si sta dirigendo verso una stazione di ricarica, comincia a portare la temperatura della batteria al livello ideale per ottimizzare la carica, ovvero 30/35°.