L'Audi e-tron è dotata di una delle batterie più grandi, per capacità, di quelle oggi sul mercato (95 kWh). Ma nonostante questo, la prima elettrica del produttore tedesco non brilla per autonomia. Con 328 km secondo il ciclo EPA, 417 km a norma WLTP, si attesta leggermente più in basso rispetto a modelli equivalenti ma con batteria più piccola. La motivazione è da ricercare in un particolare focus che i tecnici Audi hanno mantenuto in fase di sviluppo, ovvero quello della durata nel tempo della batteria.
Questione di temperatura
Innanzitutto la capacità complessiva disponibile della batteria è 83,6 kWh, ovvero l’88% della capacità totale. Limitare l’energia disponibile permette infatti di garantire una maggiore durata nel tempo della batteria. Ma non è tutto. A limitare l'autonomia (ma a garantirne una più lunga durata) c'è anche il sofisticato sistema di raffreddamento indiretto di cui dispone la e-tron. Questo, infatti, mantiene in temperatura la batteria attraverso una apposito "filler" che corre all'interno di apposite canaline inserite nella batteria stessa. Un sistema molto efficace, ma che "ruba" non poca energia. Tuttavia, mantenendo sempre costanti i gradi di esercizio dell'accumulatore, è possibile garantire una durata di questo più lunga. Un vantaggio non da poco per chi la macchina la tiene per diversi anni, perché in questo modo l'efficienza rimane sempre molto alta.
Sotto controllo anche la ricarica
Questa ferrea gestione delle temperature si applica anche al modulo di ricarica. Ed è proprio grazie a questo che la e-tron può essere ricaricata fino a 150 kW. Il costruttore tedesco ha privilegiato il mantenimento del perfetto stato delle batterie, anche a costo di "sprecare" energia utile per fare più strada.