La nuova generazione della Volkswagen Golf 8 si presenta al Salone di Ginevra con il blasone e l'autorevolezza delle sue versioni ad alte prestazioni. Da un lato dunque GTI e GTD, dall'altra la sua declinazione ibrida più performante, la GTE. Alimentazioni differenti, ma anche molti aspetti in comune. Già ma in cosa? 

Stessa potenza, più coppia

La potenza massima della GTE è di 245 CV, gli stessi della GTI a benzina che però li ricava da un 2.0 TSI mentre qui sono il risultato della combinazione tra un più piccolo 1.4 TSI da 150 CV e un modulo elettrico da 85 kW collegati ad un cambio doppia frizione DSG a 6 rapporti, lo stesso powertrain disponibile anche in una versione meno potente, da 204 CV totali, che però non appartiene alla famiglia "GT". La coppia, di 400 Nm totali, supera addirittura la stessa GTI che si ferma a quota 370.

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Sa conservare la carica

La novità principale rispetto alla Golf GTE della precedente generazione è la batteria da 13 kWh che vanta il 50% di riserva energetica in più e che nella marcia a sola trazione elettrica promette un'autonomia massima di circa 60 km e una velocità di punta di 130 km/h. Risultati, questi, che si devono in parte anche all'aerodinamica ottimizzata e alle nuove logiche di gestione della potenza.

La partenza, se la batteria lo consente, è infatti sempre effettuata con il solo motore elettrico, il passaggio alla modalità ibrida scatta se il livello di carica scende sotto una certa soglia che può essere impostata dal conducente come sulla Passat GTE tramite il display centrale, o se la velocità supera i 130 km/h. 

Gestione energetica predittiva

Il sistema che governa il powertrain è anche in grado di dialogare con il navigatore ricavandone dati sul percorso programmato e adeguando le logiche di ricarica in marcia della batteria al percorso in modo che il livello della riserva energetica desiderato sia disponibile al momento di giungere a destinazione. Cosa utile se si prevede di affrontare una zona a traffico limitato da attraversare rigorosamente a batteria. 

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Firma luminosa

Simili eppure differenti dicevamo all'inizio, con quelle distinzioni tecniche evidenti che fanno il paio di contro, con quei pochi dettagli di stile e design che gli appassionati amano imparare a memoria per riconoscerle al primo colpo d'occhio: se elementi come la griglia anteriore e i fari saranno uguali per tutte e tre, a identificare ciascun modello ci penserà la banda colorata posta subito sotto il profilo del cofano, che prosegue con un segmento luminoso all'interno dei fari. E che è blu per la GTE mentre sulle sorelle a benzina e Diesel è rispettivamente rossa e argento.

Volkswagen Golf GTE, le immagini definitive

Niente assetto, ma c'è il DCC

La fiancata precede per tutte minigonne nere e cerchi fino a 19". Tuttavia nel caso della GTE la vista laterale, sul lato sinistro nella fattispecie, nel parafango anteriore, c'è lo sportello della presa di ricarica. Per gli occhi di lince poi, la GTE è l'unica priva di assetto sportivo ribassato di 15 mm, ma può essere dotata anch'essa di telaio DCC con ammortizzatori a gestione elettronica e programma Individual che si aggiunge ai tre standard Comfort, Eco e Sport.

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Badge al centro e niente scarichi

In coda, la novità è il nuovo posizionamento del badge, che ora è sotto il logo VW e non più sul lato sinistro del portellone, ma non è tutto: ogni modello ha scarichi specifici, che nel caso della GTE sono... finti, ovvero chiusi da una finitura in argento satinato che ne richiama soltanto la sagoma, ai due lati come sulla GTI (mentre la GTD ha un doppio terminale sul lato destro). Il tubo di scappamento del motore a benzina è infatti nascosto alla vista dietro lo scudo.

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Interni, tradizione e innovazione

Anche nell'abitacolo sono i colori a dominare: ancora una volta la tinta distintiva, blu per la GTE, è richiamata nelle finiture, volante incluso, nel rivestimento e nelle cuciture dei sedili, che riprendono il motivo scozzese tipico di tutte le Golf GTI ma reinterpretato nelle tinte.

In aggiunta, la GTE è priva di leva del cambio, sostituita da un mini-selettore a impulsi nella una consolle che ospita il tasto di avviamento e il freno di stazionamento elettromeccanico. Comune a tutte è invece l'innoVision Cockpit che unisce lo schermo digitale da 10,25 pollici e il display del sistema di navigazione da 10 pollici, ovviamente con grafiche specifiche, mentre la pedaliera in acciaio è comune a tutte le GT.