Dalla preparazione di automobili Volvo sia nelle competizioni che, in una seconda fase, anche stradali, alla realizzazione di un proprio prodotto indipendente, pur sotto l'egida di Volvo, e dunque anche dei capitali Geely.

Lei è la Polestar Precept, ed è colei che dovrebbe rappresentare il terzo modello dopo la ibrida Polestar 1 e l'elettrica Polestar 2. Ed è colei che potrebbe - nelle proprie intenzioni - andare a sfidare Tesla, ma non solo.

Presentazione a Ginevra

Forme che si discostano dalle sue sorelle, la Polestar Precept mostra uno stile che non si discosta poi così tanto da quelle che potrebbero essere le sue rivali: Porsche Taycan da un lato e Tesla Model S dall'altro. Il corpo è quello di una berlina dalle grandi dimensioni.

Non vi sono dati a supporto e probabilmente dovremo ancora attendere dei mesi prima di poterla vedere dal vivo. Sì, perché il suo esordio sarebbe dovuto avvenire all'ultimo Salone di Ginevra annullato a causa della pandemia di Coronavirus.

Fotogallery: Polestar Precept

Linee spigolose e d'impatto

I tratti comunque rimangono decisamente marcati e ben evidenti. Nessuna linea sinuosa, se non la coda che scende quasi da fastback, ma comunque chiusa da un complesso posteriore che vede davvero linee tagliate in maniera netta, a partire dagli stessi gruppi ottici posteriori, che incorniciano parte del cofano posteriore, ma anche gli evidenti passaruota con gli sbalzi ridotti ma preminenti.

Anche le fiancate si mostrano estremamente spigolose e scavate per convogliare al meglio i flussi e non da meno è il cofano piatto anteriore, che sagoma una zona nel complesso più tradizionale, con uno sbalzo più pronunciato e profilato. Un lavoro che il centro stile di Maximilian Missoni ha sviluppato andando a lavorare anche su dettagli, come la fascia con i sensori alla guida al posto della mascherina, o le firme dei doppi fari a Led.

Stile e praticità, con anche le portiere che si aprono ad armadio per migliorare l'accesso a bordo e che dunque sottintendono una struttura telaistica ben importante.

Interni minimal

Esterni che, obiettivamente colpiscono, interni che fanno altrettanto per ricercatezza stilistica certo, ma sopratutto per pulizia ed essenzialità. Come a dire, less is more, a partire dal volante con razza orizzontale, passando per il cruscotto posto sulla cabina di comando, decisamente essenziale con i suoi 12'5 pollici.

Al centro della plancia domina invece uno schermo da 15 pollici in configurazione verticale, mentre ai lati della plancia, ecco i due schermi che proiettano quanto mostrato dalle telecamere che fanno le veci degli specchietti. Tutti gli interni sono stati realizzati con materiale sostenibile e vegan, o in alternativa con materiale riciclato.

Diteci la vostra

Voi cosa ne pensate di questa Polestar Precept? Sarà in grado di contrastare in futuro Tesla o Porsche? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto o sulla nostra pagina facebook.