Tutti si aspettavano la batteria da un milione di miglia - di cui sono emersi già alcuni brevetti - che Tesla sta mettendo a punto insieme al professor Jeff Dahn e al suo team di ricercatori dell’Università canadese di Dalhousie.
Oggi si scopre con grande sorpresa che Dahn e soci non hanno concentrato gli sforzi solo su quel progetto, ma che hanno lavorato insieme a Elon Musk e soci anche su nuove tecnologie in grado di migliorare le prestazioni delle batterie esistenti.
Più densità e non solo
Lo si scopre perché come riporta Electrek Tesla ha appena depositato un brevetto per una batteria con celle dotate di anodo senza litio. Gli studi erano iniziati più di un anno fa e ora, grazie all’adozione di un elettrolita addizionato con litio difluoro (ossalato) borato (C2BF2LiO4) e sali di tetrafluoroborato di litio, la tecnologia funziona.
Non solo, nel depositare il brevetto, Tesla spiega che questo tipo di batterie ha una densità maggiore rispetto a quelle agli ioni di litio tradizionali e che, proprio per la mancanza di litio nell’anodo, sono anche più economiche e meno complicate da produrre.

Il problema della durata
Per ora il nuovo tipo di batteria ha dato risultati promettenti su test di 50 cicli. È chiaro, però, che si tratta di una sequenza carica-scarica insufficiente per qualsiasi applicazione commerciale. Il professor Dahn, quindi, sta lavorando per incrementare (di molto) la durata di questo tipo di batterie.
A questo punto la domanda è: quando arriveranno in produzione? A differenza delle cobalt-free, che Tesla ha dedicato alle Model 3 fatte in Cina, non si sa. Anzi, a dirla tutta, non si sa neanche se saranno mai commercializzate in questa forma o se si tratta solo di uno step di sviluppo.

La corsa della tecnologia
In un momento come quello che stiamo vivendo, infatti, la ricerca sul tema delle batterie sta portando a straordinari passi avanti, dagli sviluppi del litio-zolfo alle super batterie di CATL e di SVolt (in attesa di quella ormai imminente di Tesla).
Molte di queste innovazioni, che le aziende si affrettano a coprire con brevetto, potrebbero essere superate prima ancora che raggiungano la maturità. Quindi, non resta che stare a guardare i prossimi sviluppi, sperando che anche l'Italia possa rientrare presto in gioco grazie alla neonata Italian Battery Alliance.