Mai come oggi batterie fa rima con migliorie. La corsa alla realizzazione di celle agli ioni di litio sempre più efficienti sembra ormai inarrestabile. C’è chi promette pacchi da oltre un milione di miglia, come Tesla, CATL o SVolt, chi si sta liberando dal costoso e raro cobalto (seppur con qualche distinguo) e chi, da ultima Volkswagen nei giorni scorsi, si inizia a muovere con decisione sullo stato solido. Il tutto mentre si intensifica anche la ricerca sul litio-zolfo.
Ora i ricercatori della Stanford University divulgano attraverso Nature Energy uno studio per la realizzazione di elettroliti in grado di funzionare con batterie al litio-metallo, che hanno una densità doppia rispetto a quelle convenzionali agli ioni di litio.
La fluorite per l’elettrolita stabile
Le batterie al litio-metallo hanno prestazioni migliori proprio perché sostituiscono l’anodo di grafite con un anodo al litio, che riesce ad immagazzinare molta più energia. In questo modo si possono avere batterie più capienti o, guardando la cosa "al contrario", batterie molto più compatte e leggere.
Ma fino ad ora le batterie al litio metallo non hanno preso piede perché non si riusciva a trovare un elettrolita stabile. E proprio qui sta la scoperta del team di scienziati di Stanford, i quali ne hanno realizzato uno che grazie all’aggiunta di fluorite (o fluorina) lo ha reso stabile.
Pronto ad entrare in produzione
I vantaggi dell’uso di fluorite sono evidenti. Sia perché le batterie al litio-metallo hanno un rendimento più omogeneo, sia perché anche dal punto di vista della durata avranno durata paragonabile a quelle agli ioni di litio.
E il bello è che la fluorite è un minerale molto comune e di facile reperibilità e quindi rende possibile già al momento attuale la produzione di massa del nuovo elettrolita, denominato FDMB (fluorinated 1,4-dimethoxylbutane).
Un consorzio per il litio metallo
Intanto, proprio per supportare la ricerca sulle batterie al litio-metallo, negli Stati Uniti è nato il consorzio Battery500.
L'iniziativa ha lo scopo di arrivare alla realizzazione di batterie con densità fino a tre volte superiore rispetto a quelle agli ioni di litio, per consentire ai costruttori di produrre auto elettriche più leggere e in grado di percorrere molta più strada con una sola ricarica.