FCA ha presentato la più grande infrastruttura vehicle to grid al mondo. L’impianto, entrato in funzione a Torino, presso l’area logistica del Drosso, a Mirafiori, è stato realizzato in collaborazione con importanti partner come Engie Eps e Terna.
Con l’occasione Pietro Gorlier, amministratore delegato EMEA di FCA, ha voluto fare alla presenza del ministro Patuanelli il punto della situazione sugli investimenti e sui progetti del gruppo italoamericano, che ha indirizzato 2 dei 5 miliardi di euro stanziati complessivamente verso l'Italia. Tra i punti chiave per il futuro di FCA, il fatto che l’auto elettrica, a partire dalla 500, sia vista ormai - finalmente - come un prodotto per le masse.
Al servizio della rete
Proprio per questo motivo il V2G assume un’importanza strategica, perché è una tecnologia a sostegno dell’espansione della mobilità a zero emissioni. Con il V2G, infatti, le auto possono essere utilizzate come accumulatori di energia e rilasciare elettricità alla rete, diventando strumenti in grado di stabilizzarla e di agevolare la gestione dei picchi.
Fotogallery: FCA inaugura l'infrastruttura V2G
Roberto Di Stefano, responsabile e-Mobility per la regione EMEA di FCA, sottolinea che “la tecnologia vehicle to grid rappresenta un’importante opportunità anche per ottimizzare i costi di esercizio delle vetture a vantaggio degli automobilisti, oltre a una concreta possibilità per contribuire alla sostenibilità della performance della rete elettrica”.
Già, perché questo servizio così prezioso per la rete, potrebbe naturalmente trasformarsi in una remunerazione per gli automobilisti.
Milioni di EV in Europa
“Tra una decina d’anni in Europa ci saranno circa 10-15 milioni di veicoli elettrici - ha aggiunto Carlaberto Guglielminotti, amministratore delegato di Engie Eps, "questi, attaccati alla rete elettrica, equivalgono a circa 900 GWh di energia connessa al sistema elettrico europeo per il 95% del tempo".
Si tratta di una quantità enorme, pari a 18 volte la potenza di picco del sistema elettrico italiano e al 70% di quella del sistema elettrico europeo. E sarà erogata da auto a batteria.
Di fronte a certi numeri si capisce quanto il V2G consenta proprio di trasformare quello che potrebbe essere un problema per la rete elettrica nella sua stessa soluzione.
Fca per la rete di ricarica
Durante la presentazione del nuovo impianto V2G, Gorlier ha anche illustrato in quale direzione si sta muovendo il gruppo. Fca ha deciso di investire oltre 33 milioni di euro a sostegno della propria infrastruttura, che già conta 3.000 punti di ricarica per auto elettriche in Italia. Di questi 1.100 si trovano presso le concessionarie (si arriva a 7.000 se si guarda alla rete vendita europea), 1.200 presso i Leasys Mobility e più di 900 all’interno degli stabilimenti e nei parcheggi per i dipendenti.
- 1.100 presso le concessionarie
- 1.200 presso i Leasys Mobility
- 900+ presso stabilimenti e parcheggi del gruppo
“Contestualmente – ha concluso Gorlier - è necessario che si sviluppi rapidamente la rete di ricarica pubblica e privata. Nel 2025 in Italia serviranno 170.000 punti di ricarica pubblici, oggi ne abbiamo 10.300. È ora importante che si definiscano quindi gli aspetti normativi, sui quali le istituzioni stanno lavorando, e che si lanci un piano nazionale per l’infrastruttura di ricarica pubblica e privata che supporti il crescente numero di veicoli elettrificati”.