“Se potessi esprimere due desideri chiederei due cose: una squadra italiana e Tesla”. Il fondatore e numero uno della Formula E, Alejandro Agag, non usa giri di parole guardando al futuro del campionato delle monoposto elettriche, che farà tappa questo weekend a Roma per la seconda e la terza gara della stagione.
Se però “per Tesla è dura”, perché “Elon Musk non capisce l’importanza delle competizioni”, come svela Agag l’arrivo di un team italiano in Formula E è qualcosa su cui si sta lavorando molto intensamente. Una prospettiva concreta.
L’obiettivo di Agag
“Ci sono discussioni da tanto tempo con i costruttori italiani, non sono ancora andate in porto ma siamo ottimisti, è una delle poche cose che ci manca ed è uno dei miei obiettivi”, ha detto il boss della Formula E presentando oggi l’e-prix della Capitale, “in Italia l’importanza delle gare è compresa molto bene”.
A testimonianza dell’avanzamento delle interlocuzioni, anche un passaggio della conferenza stampa in cui è stato lo stesso Agag a interrompersi bruscamente quando si stava addentrando troppo su questo tema: “L’Italia è fondamentale per noi e speriamo di avere una squadra italiana, ci sono qualche… no lasciamo stare”. Appurato quindi che c’è stato qualcosa di più di un semplice abboccamento, resta una cosa da capire: con chi? Proviamo a fare qualche ipotesi.
E se fosse il Tridente?
In passato il nome circolato con più insistenza è stato quello di Maserati. E a ben guardare, oggi questa pista potrebbe sembrare ancora più calda. Perché al di là del blasone di un marchio amato in tutto il mondo, elemento che sicuramente fa molta gola ad Agag e soci, rispetto a qualche anno fa anche le dinamiche industriali potrebbero puntare sul Tridente, anche se per ora naturalmente si tratta solo di ipotesi e speculazioni.
Maserati è parte del gruppo Stellantis, che è già un player di primo piano del circus elettrico con il team DS Techeetah. Un elemento che potrebbe “oliare i meccanismi” ed eventualmente semplificare il dialogo tra la Casa italiana e gli organizzatori del campionato. Ma non solo, perché in questa fase Maserati sta dedicando grandissima attenzione al tema dell’elettrificazione, basti pensare alle varianti "Folgore" della MC20 e della prossima Gran Turismo, che avrebbero sicuramente un importante ritorno di immagine dalla presenza del brand in Formula E.
Insomma, gli elementi per sognare una nuova monoposto con il Tridente sembrerebbero esserci. A questo punto non resta che attendere.
Sguardo al futuro
Coinvolgere un costruttore come Maserati sarebbe di certo importante per la Formula E, che dopo due stagioni segnate inevitabilmente dalla pandemia è alle prese con il compito di riscrivere il proprio futuro. Al netto dei movimenti legati ai brand - Audi, ad esempio, ha comunicato l'abbandono a inizio stagione a partire dal 2022 - c’è da gestire lo slittamento della terza generazione delle monoposto, decisamente più performanti, che non potranno scendere in pista nella prossima stagione, ma arriveranno solo nella successiva.
Quello su cui però la pandemia non sembra aver inciso è la voglia di crescere, che passerà anche dalla realizzazione di circuiti sempre più veloci in vista della gen 3. E in questo Roma è già un passo avanti, perché la nuova versione del tracciato, come ha detto Agag, sarebbe già in grado di far esprimere al meglio anche le nuove monoposto.