L’elettrico a batteria non può essere da solo la cura di ogni male della Terra. Certamente sarà essenziale per decarbonizzare gli spostamenti su gomma, ma per le altre declinazioni dei trasporti servono delle alternative immediate. I carburanti sintetici, o e-fuel, potrebbero trovare ad esempio impiego su navi e aerei.

È quello che chiedono una serie di gruppi ambientalisti alla Commissione europea, che si accinge a mettere mano alle norme sul trasporto marittimo e su quello aereo.

La lettera

In una lettera pubblicata oggi, 12 maggio, e indirizzata agli organi comunitari competenti, 17 organizzazioni green capitanate da Transport & Enviroment sottolineano come e-fuel offrano enormi opportunità sia in termini ambientali che industriali.

L'auspicio dei firmatari è che le richieste siano ascoltate e che se ne tenga conto nella stesura delle nuove normative FuelEU Maritime e ReFuelEU Aviation che arriveranno a luglio. Ad oggi, del resto, il trasporto marittimo rappresenta circa il 13% delle emissioni di gas serra dei trasporti europei, mentre a livello globale l’aviazione è responsabile per il 5% del riscaldamento globale.

La differenza tra sintetico e bio

Come rimarcato nella lettera, i biocarburanti e il gas naturale non avrebbero lo stesso potenziale degli e-fuel. Non rappresenterebbero insomma un’alternativa realmente sostenibile. 

Per questo si chiede all'Europa un chiaro segnale sul tema, spingendo industria e investitori a concentrarsi sugli e-fuel per accelerare sulla loro diffusione. La crescita del comparto avrebbe evidenti benefici a livello di contenimento delle emissioni (anche perché gli e-fuel possono essere prodotti con fonti rinnovabili) e occupazionali nel settore della produzione dell’idrogeno, della cantieristica navale e in vari ambiti tecnologici.

Biocarburanti

Ma cosa sono gli e-fuel?

Gli e-fuel, infatti, sono carburanti liquidi o gassosi che trasformano energia elettrica in energia chimica, hanno caratteristiche simili a quelle dei carburanti tradizionali derivati dal petrolio, ma non impattano sull'ambiente. 

Tra gli e-fuel, alcuni dei quali attualmente allo studio per sostituire la benzina e alimentare le auto, il più facile da ottenere è l'idrogeno verde (gassoso) che però al momento trova impieghi principalmente in ambito industriale.

Una riorganizzazione necessaria

“Gli e-fuel offrono un futuro pulito per i settori marittimo e aereo, ma anche per l'industria dei carburanti – ha detto Delphine Gozillon, responsabile della politica marittima presso T&E - L'Ue deve garantire investimenti che facciano crescere il settore e deve agevolare un progressivo passaggio, in Europa, a sole navi e aerei alimentate con questo tipo di carburanti".

Jeppe Juul, consulente politico senior presso Green Transition Denmark, una delle altre associazioni firmatarie della lettera, ha aggiunto: “Dobbiamo imparare la lezione dalle brutte esperienze europee del passato sull'uso dei biocarburanti nei trasporti. Tutti i biocarburanti derivati ​​dalle colture devono essere esclusi dalle proposte politiche della Commissione e i biocarburanti più avanzati, che sono effettivamente sostenibili, dovrebbero essere indirizzati per soddisfare le esigenze della sola aviazione".

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