L’impegno per la sostenibilità da parte di Hyundai non vuole limitarsi alle auto elettriche, ma arriva persino negli abissi. Insieme a Healthy Seas, la Casa coreana si sta impegnando nella difesa di alcuni ambienti marini, arrivando anche in Italia, teatro di un’iniziativa andata in scena nelle scorse settimane per proteggere le acque che circondando Lampedusa.

Per circa un mese, tra giugno e luglio scorsi, l’esploratore Mario Arena e 14 volontari della Society for the Documentation of Submerged Sites (SDS) hanno fatto team con l’associazione ambientalista per scandagliare i fondali attorno all’Isola e preservare alcuni relitti risalenti alla Seconda guerra mondiale (Battaglia del Mediterraneo, 1941-1943), habitat ideale per i pesci della zona.

L’attività negli abissi

Ma le imbarcazioni inabissate possono diventare nel frattempo un cimitero per reti da pesca abbandonate. Si stima infatti che ogni anno vengano lasciate alle correnti circa 640.000 tonnellate di attrezzature, causando grossi danni alla vita marina.

Hyundai ripulisca i fondali di Lampedusa con Healthy Seas

Durante la loro attività di protezione dei fondali, Healthy Seas e Ghost Diving hanno quindi recuperato alcune reti da pesca incagliate a due relitti. Il primo è il piroscafo postale Egadi, che giace sotto 76 metri di acqua a 30 chilometri al largo di Lampedusa. Il secondo si chiama invece Narval ed è un sottomarino francese che si trova a 60 chilometri dalla costa dell’Isola.

Gli interni riciclati

Una volta recuperate, le reti da pesca in nylon verranno prese dall’organizzazione partner Aquafil per essere pulite, selezionate e, insieme ad altri rifiuti dello stesso materiale, riciclate per dare vita a un nuovo prodotto chiamato Econyl.

Questo filato, dicono le associazioni, “può essere riciclato all’infinito e usato, ad esempio, per abbigliamento sportivo, costumi da bagno, tappeti e persino per i rivestimenti interni delle automobili come avviene su Nuova Hyundai Ioniq 5”.

Hyundai ripulisca i fondali di Lampedusa con Healthy Seas

“La rimozione delle reti è stata nella mia agenda per molti anni – ha commentato Mario Arena –, principalmente perché interferiscono con i siti dei naufragi. Attraverso la nostra collaborazione con Healthy Seas, siamo stati in grado di trasformare la nostra passione per i relitti storici in una soluzione ambientale positiva. Siamo anche grati a Ghost Diving per aver condiviso le loro conoscenze e procedure per la rimozione delle reti fantasma”.

Fotogallery: Hyundai ripulisce i fondali di Lampedusa con Healthy Seas