Sono giorni elettrizzanti in casa LG Energy Solutions. Dopo aver ufficializzato la gigafactory in Canada con Stellantis, il gigante coreano delle batterie annuncia altri due investimenti molto importanti. Sempre in Nord America e sempre sul tema accumulatori per auto elettriche.
Il primo è la costruzione di un nuovo impianto a Queen Creek, Arizona (Stati Uniti), con una capacità produttiva di 11 gigawattora. Il secondo è l’ampliamento di uno stabilimento già attivo su suolo statunitense, precisamente a Holland, in Michigan.
Pronto nel 2024
Per quanto riguarda la “new entry”, l’azienda specifica che sarà la sua prima fabbrica negli Stati Uniti dedicata alla produzione di batterie cilindriche: quelle usate da costruttori come Tesla e Lucid. I rivali di Elon Musk hanno proprio un impianto in Arizona.
I lavori cominceranno nel secondo trimestre di quest’anno e finiranno nella seconda metà del 2024, quando lo stabilimento raggiungerà la sua massima capacità. Il costo? Circa 1,26 miliardi di euro (1,7 trilioni di won coreani).
“Con la nuova fabbrica in Arizona, LG Energy Solution mira a fornire un valore senza precedenti per il consumatore nel crescente mercato delle batterie cilindriche. LGES fornirà i prodotti più affidabili, competitivi e avanzati per diventare il miglior partner commerciale che i nostri clienti apprezzano e di cui si fidano”, commenta il ceo Youngsoo Kwon.
Si quintuplica a Holland
Passando a Holland, la novità qui sta nel fatto che la società investirà circa 1,5 miliardi di euro per ampliare lo stabilimento costruito nel 2010 e dedicato alla produzione di batterie agli ioni di litio di tipo pouch.
Secondo la Michigan Economic Development Corporation (MEDC), LG creerà altri 1.200 posti di lavoro e quintuplicherà la capacità dell’impianto. I numeri precisi non sono stati rivelati, ma pare che, attualmente, arrivino a 5 GWh, perciò dovrebbero raggiungere quota 25 GWh. L’espansione comprenderà nuove strutture dedicate ad altri tipi di batterie. Dopo l’accordo con Stellantis, LG raddoppia. Anzi, di più.
Fonte: Pnr