Chi inquina paga. È un principio valido in Europa e non solo. L’ultimo esempio arriva dagli Stati Uniti, dove la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) ha imposto una stretta ai costruttori meno “attenti” dal punto di vista ambientale.

Si tratta di un inasprimento delle multe da applicare alle Case che, tra il 2019 e il 2021, hanno realizzato veicoli non rispettosi degli standard CAFE (Corporate Average Fuel Economy) sull’efficienza delle auto dal punto di vista dei consumi di benzina. Il prezzo da pagare arriva adesso a quasi il triplo di prima, passando da 5,5 a 14 dollari ogni 0,1 miglia per gallone su ogni mezzo.

Basta perdere tempo

Ma non finisce qui, perché per i modelli realizzati dal 2022 in poi le cose si fanno ancora più severe, con le cifre che salgono a 15 dollari. In base a questi numeri, la NHTSA stima che, per il triennio attenzionato, i costruttori dovranno sborsare complessivamente 294 milioni di dollari, contro il 115,4 calcolati prima della stretta.

Un giro di vite che era stato previsto nel 2016 dall’amministrazione Obama. Doveva entrare in vigore nel 2019, ma era stato poi rinviato durante il mandato di Donald Trump. Ora, però, l’Autorità ha voluto mettere le cose in chiaro: basta perdere tempo, bisogna spingere su una mobilità più sostenibile.

Traffico a New York

Nell’annunciare la sua decisione, la NHTSA sembra infatti dare una bacchettata alle Case, sottolineando che queste hanno pianificato la produzione “pensando che le sanzioni non sarebbero aumentate”, facendo tutto “a proprio rischio”.

I prossimi passi

Adesso che il messaggio è arrivato, si spera forte e chiaro, qualcuno già pensa a come investire il nuovo tesoretto. La Reuters riferisce che il capo di un’organizzazione, rappresentativa di tutti i principali costruttori eccetto Tesla, vorrebbe indirizzare il denaro a “veicoli elettrici, batterie e infrastrutture di ricarica, invece di vederlo scomparire nel fondo generale del Tesoro”.

E mentre alcuni costruttori protestano, segnalando che i costi di produzione potrebbero aumentare di 1 miliardo – compresi i crediti ambientali – Stellantis si è già detta disponibile a “lavorare con l’amministrazione e il Congresso per consentire alle Agenzie di utilizzare i proventi delle sanzioni nel sostenere gli investimenti nelle tecnologie e infrastrutture necessarie ad accelerare un solido mercato statunitense per i veicoli elettrici”.

In più, la NHTSA ha proposto ad agosto di aumentare gli standard CAFE dell’8% all’anno per le vetture prodotte tra il 2024 e il 2026. I prossimi piani potrebbero essere annunciati già nel corso della settimana. Una nuova mossa che segue quella del Doe sulle emissioni dei camion e il maxi piano Biden per l’auto elettrica.