La Casa Bianca svela i dettagli del grande piano Biden sull’auto elettrica, considerato un pezzo fondamentale nel puzzle da 1.000 miliardi di dollari destinati alla riforma delle infrastrutture. L’obiettivo è rendere i veicoli a batteria accessibili a tutti e installare una rete di ricarica diffusa e facile da usare.

Per rendere possibile tutto questo, il Governo centrale riserva 7,5 miliardi alle colonnine, che comprendono 5 miliardi per gli Stati federati e 2,5 miliardi per le aree rurali. Alla fine, saranno 500.000 le stazioni di ricarica che nasceranno.

Incentivi e dintorni

Ma non ci sono solo numeri tra i progetti dello Studio Ovale. C’è ad esempio il restyling delle stesse colonnine, con Washington che dice ufficialmente basta a prese e metodi di pagamento troppo diversi fra loro e punta ad avere più uniformità sul territorio. Una vera chicca verrebbe da dire.

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Ancora, la mobilità elettrica dovrebbe essere sostenuta anche dai nuovi incentivi all’acquisto, che passeranno da 7.500 dollari a 12.500 dollari, ma solo per le vetture costruite negli States da lavoratori iscritti ai sindacati.

La proposta non sembra però destinata ad avere successo in Senato, visto che ha fatto arrabbiare diverse persone ancora prima di essere approvata: da Elon Musk e soci di Tesla ai commissari dell’Unione europea, fino ai vicini di Canada e Messico.

Messaggio a Pechino

Viene anche istituito un Ufficio congiunto dell’energia e dei trasporti, che emetterà linee guida ed effettuerà consultazioni sull’elettrificazione con gli Stati federati e i costruttori. E poi c’è la strategia sulla filiera delle batterie, vera chiave per superare la Cina e conquistare la leadership nel mondo.

StoreDot, batterie con celle rigeneranti

Basandosi sulle raccomandazioni delle Agenzie federali, gli Usa vogliono creare una catena di approvvigionamento interna dei minerali: si parte da un aumento delle estrazioni locali per arrivare a un maggior supporto all’industria. Una volta creati gli accumulatori, questi dovranno rimanere dentro i confini nazionali grazie a progetti su riuso e riciclo delle materie prime.

America a tutto elettrico

Il target è raggiungere almeno il 50% di vendite in elettrico entro il 2030. Possibile? Stando alla società di consulenza LMC Automotive, le immatricolazioni di quest’anno raggiungeranno quota 400.000: il 2,6% del mercato e circa un-terzo del Dragone. Non tantissimo, ma si tratta del doppio rispetto al 2020.

E dopo? Nel 2022 potrebbero essere 730.000, per diventare 2 milioni nel 2025, quando rappresenteranno il 12% del totale. Non sembra un’impresa facile, ma la Casa Bianca ci spera: “Il futuro dei trasporti nella nostra Nazione e nel mondo è elettrico – ha commentato la vicepresidente Kamala Harris –. “Dobbiamo accelerarne il passaggio e assicurarci che sia guidato dagli Stati Uniti”.