Non è la prima volta che si vede in giro questo strano camperino a pedalata assistita. Già nell’estate del 2020 ne fu presentata una prima versione chiamata Z-Triton e prodotta da una startup lettone chiamata Zeltini.
Oggi, a distanza di circa due anni dall’esordio, ecco che sempre la Zeltini presenta il BeTriton, versione aggiornata e corretta del primo veicolo. Nuovo schema meccanico, nuova scocca, una serie di migliorie sotto diversi punti di vista: lo stesso colore azzurro e la stessa stramba impostazione da triciclo camperizzato, naturalmente anfibio…
Tutto in uno
Viste le dimensioni e l’architettura, questo microcamper a pedali non è certo pensato per le lunghe distanze. La sua batteria consente infatti un’autonomia di 48 km. Ma la cosa intorno a cui ruota l’intero progetto riguarda proprio cosa si po' fare all’interno di questo raggio d’azione.
A ben vedere, è davvero pronto a tutto. Può viaggiare su strada, naturalmente, e grazie all’assistenza alla pedalata non teme neanche tratti offroad. Può ospitare due persone per la notte, a patto che si sia disposti a qualche piccolo sacrificio in termini di spazio e comfort, e può anche navigare.

Costruito su un telaio di alluminio e con scafo in fibra di vetro, il BeTriton può avanzare sull’acqua a una velocità di circa 5 km/h. Per trasformarsi in imbarcazione ripiega le ruote, gonfia dei galleggianti extra e abbassa un motorino a elica che si trova all’interno della cabina.
Uno schema unico
Dal punto di vista meccanico, il BetTriton sostituisce i due motorini elettrici da 250 W ciascuno del precedente Z-Triton con un’unità più potente, da 1.000W, che è in grado di mantenere una velocità di crociera di circa 20 km/h con un minimo di sforzo da parte di chi siede ai pedali. Il mezzo raggiunge una velocità massima autolimitata di 25 km/h.

Il BeTriton è dotato anche di 100 watt di pannelli solari sul tetto della cabina. Contribuiscono a ricaricare la batteria agli ioni di litio, soprattutto se ci si ferma a campeggiare per qualche giorno. Se invece si ha necessità di spostarsi più di frequente, si può sempre attaccare il mezzo durante le soste a una normale presa. Basta una notte per riportare la batteria al 100%.