Il percorso di Yamaha verso la carbon neutrality passa anche per la Silicon Valley: la Casa di Iwata ha stanziato, attraverso il ramo Yamaha Motor Ventures fondato nella Silicon Valley, un fondo di 100 milioni di dollari da gestire nei prossimi 15 anni.
Gli obiettivi
Yamaha ha descritto la missione del fondo d'investimento come un modo per "offrire nuove emozioni e una vita più appagante alle persone di tutto il mondo" puntando su iniziative ecologiche di vario genere.
Per farlo Yamaha investirà su aziende che operano nella risoluzioni di problemi ambientali e collaborando con altri partner per il miglioramento delle attività, come già successo con l'istituzione del consorzio per le batterie intercambiabili fondato insieme a Piaggio, KTM e Honda e il lancio sul mercato dei primi scooter elettrici dei Tre Diapason.
Cambio di passo
All'atto pratico l'azienda giapponese non ha ancora svelato le startup e le aziende con cui inizierà la collaborazione e a cui destinerà gli investimenti, ma il fondo rientra nelle attività del nuovo piano di gestione a medio termine, che punta entro il 2024 ad accelerare gli sforzi di compensazione delle emissioni di carbonio al fine di raggiungere quanto prima la carbon neutrality.
Il debutto del nuovo Yamaha Neo's elettrico non è stato quindi una semplice mossa per insererirsi nello scacchiere della mobilità elettrica a due ruote, ma piuttosto il primo passo di una piccola grande rivoluzione.