Una start up di auto elettriche fondata da un fisico ex commerciante di petrolio (che oggi si dichiara "pentito") e da un paracadutista modenese appassionato di motori. Il comune denominatore? La passione per il volo.

La transizione ecologica del mondo dell’auto passa anche da storie insolite e quella della neonascente AEHRA (http://www.aehra.com) vi potrebbe rientrare a pieno titolo. Con una particolarità: i due fondatori Hazim Nada e Sandro Andreotti la vogliono scrivere in Italia partendo da Milano, con l’ambizione di creare una gamma di veicoli di lusso a batteria da vendere in tutto il mondo.

Due modelli entro 3 anni

L’idea di creare nuovi marchi partendo da un foglio bianco per sviluppare automobili elettriche di lusso di per sé non è inedita, anzi, esistono già delle realtà che si sono fatte largo come la californiana Lucid da poco sbarcata anche in Europa.

Nessuno però aveva ancora tentato un’impresa del genere partendo dall’Italia con ambizioni globali e una road map a dir poco sfidante: produrre due modelli, un SUV e una berlina, da presentare entro l’autunno 2022 e consegnare ai clienti già dal 2025.

Foto - Il nuovo marchio AEHRA
La homepage del sito ufficiale AEHRA.com

Il progetto sulla carta

Le auto non le abbiamo viste e non esiste ancora lo stabilimento (si punta ovviamente all'Italia), ma i due fondatori di AEHRA ci hanno spiegato che il progetto è frutto di due anni di lavoro che ha coinvolto un team internazionale di specialisti attingendo a tutte le competenze necessarie ai massimi livelli.

Ci sarebbe, dunque, un progetto tecnico definito per filo e per segno, uno studio di pre-fattibilità ingegneristica certificato e un business plan da presentare a quelli che saranno i futuri investitori, in una logica di start up all’americana. Con la specifica che questa prima fase dell’attività è stata autofinanziata con capitali propri.

In ogni caso il modello di business sarà di tipo asset light, concentrato cioè sul processo piuttosto che sulla proprietà dei mezzi di produzione. Una strategia tipica delle start up digitali e che AEHRA vorrebbe replicare in chiave automotive attingendo alle migliori tecnologie già disponibili nella filiera. Tant'è che le trattative con i fornitori sarebbero già cominciate.

Foto - Il nuovo marchio AEHRA
Il team di sviluppo AEHRA
Foto - Il nuovo marchio AEHRA
Il logo ufficiale AEHRA

Le promesse tecniche

Delle due auto però, oltre al fatto che non ci sono ancora immagini ufficiali, si può immaginare poco e nulla. Vi riportiamo le promesse generiche così come ci sono state condivise: oltre 800 km di autonomia, prestazioni senza precedenti, spazio e comfort ai vertici della categoria con tecnologia trasformativa che potrebbe ospitare comodamente quattro giocatori di NBA...

L’anticipazione tecnica più succulenta sarebbe l’adozione di un monoscocca in fibra di carbonio che renderebbe le AEHRA uniche nel loro genere in quanto auto di lusso non supersportive.

Si può fare di più?

Alla base del progetto c’è la convinzione dei due fondatori di AEHRA - outsider dichiarati del mondo dell'auto - che le potenzialità delle architetture dell’elettrico non siano ancora state completamente espresse, in particolare per quel che riguarda la configurazione dell’abitacolo e dell'aereodinamica. Le AEHRA dovrebbero dunque essere caratterizzate da un soluzioni di bordo inedite sul piano dello sfruttamento dello spazio e dell’intrattenimento dei passeggeri.

Quanto all’aerodinamica sarà interessante vedere se sarà proposto qualcosa di nuovo rispetto alle ultime tendenze di mercato che vedono proliferare concept car dalle forme sempre più “naturali” (a goccia o a pesce). Non fosse altro perché Nada e Andreotti proprio grazie alla loro passione per il volo hanno fondato con successo Aero Gravity, la galleria del vento verticale più grande d’Europa. Ma anche perché a capo del Design c'è Filippo Perini, ex direttore del Centro Stile Lamborghini e a sua volta grande appassionato di aeronautica.

Lo stesso nome AEHRA - un'aereo al femminile - oltre che un gioco di parole potrebbe essere indicativo in tal senso e in attesa di saperne di più non possiamo che augurargli di volare il più alto possibile. Dall’Italia sul resto del mondo.

Fotogallery: Il nuovo marchio AEHRA