Il piano di Tesla di aprire la propria rete di Supercharger anche a proprietari di altri veicoli elettrici in tutto il mondo, è oramai un qualcosa di assodato. La casa di Elon Musk ha già chiarito questo aspetto da diversi mesi, ed evidentemente, a Austin stanno sviluppando quello che è tutto il processo in atto per offrire un servizio senza bug una volta rilasciato al pubblico.
La stessa azienda - non a caso - ha avviato dei programmi pilota all'estero. Quello che è accaduto l'altra sera negli Stati Uniti però, può essere catalogato sotto la voce "errori", seppur prontamente risolto.
Cosa ha fatto? Ha aperto le opzioni di iscrizione al servizio per i non possessori di una Tesla sull'app ufficiale.
La notizia cinguettata
Lo scorso 17 agosto , Sawyer Merritt ha raccontato su Twitter come l'applicazione mobile di Tesla stesse mostrando dei pacchetti di abbonamento ai Supercharger per i non proprietari di veicoli elettrici Tesla. Ha specificato come ci fosse un'opzione "pay per use" e un abbonamento a soli 0,99 dollari al mese con un prezzo al kWh inferiore. Limite di carica? Cinque sessione al giorno.
Lo stesso Merritt ha continuato ad aggiungere informazioni pertinenti al thread del tweet, compresi i dettagli sull'apparentemente basso costo dell'abbonamento mensile di 0,99 dollari.
L'utente si è ovviamente iscritto per valutare l'effettivo funzionamento, nonostante sia un proprietario di una Tesla (è da sottolineare come lo stesso Merritt sia un "investitore Tesla", come trascritto anche dalla sua descrizione bio di Twitter).
La soluzione di Tesla
L'analisi della questione ha avuto però breve durata: Tesla ha rimosso l'opzione dall'App Tesla nel giro di poco tempo. Merritt ha avuto accesso alle informazioni per la prima volta intorno alle 21:30 e le ha eliminate poco prima di mezzanotte.
E' verosimile dunque che Tesla stesse provando una versione Beta. Le ipotesi dunque sono due: o c'è stato un vero e proprio errore, oppure la stessa azienda pensava che gli utenti non se ne accorgessero.
Non è detto dunque che gli stessi prezzi o le stesse offerte si ripresenteranno nel momento in cui i Supercharger apriranno ufficialmente a un utilizzo "pubblico". Dietro questa mossa comunque, si può valutare anche il progetto del governo degli Stati Uniti che sta offrendo finanziamenti speciali per le reti di ricarica pubbliche. Sarà per questo che Musk ha deciso per un'apertura?
Fonte: Sawyer Merritt (Twitter)