L’azienda belga Umicore ha inaugurato in Polonia un impianto di produzione di materiali per batterie che tra qualche anno potrà arrivare a fornire semilavorati sufficienti ad alimentare 3 milioni di auto elettriche ogni anno.
Il nuovo stabilimento, che per ora ha una produzione di circa 3 GWh all’anno, nella seconda metà del decennio quando entrerà a regime arriverà a produrre fino a 200 GWh di batterie all’anno. Giusto per fare un semplice raffronto numerico, lo scorso anno in tutto il mondo sono state immatricolate 6,6 milioni di auto elettriche e plug-in (queste ultime dotate quindi di batterie decisamente più piccole). Insomma, parliamo di uno stabilimento decisivo per l'auto elettrica europea.
Cambio di passo
Durante la cerimonia di inaugurazione della fabbrica polacca, che ha sede nella città di Nisa, al confine con la Repubblica Ceca, Mathias Miedreich, amministratore delegato di Umicore, ha espresso grande fiducia nel futuro: “L’attuale crisi energetica sarà un grande facilitatore dell’elettrificazione. I veicoli elettrici stanno vendendo nel mondo come mai prima d’ora”.
Le parole del ceo di Umicore vogliono anche tranquillizzare gli azionisti. Il titolo ha infatti perso circa il 30% da quando c’è stato l’annuncio di questo colossale investimento di 5 miliardi di euro, perché era temuto un eccesso di indebitamento. Ma con un'enorme domanda di batterie all'orizzonte, l'azienda è convinta di poter riscuotere uno straordinario successo.
Ci sono già gli accordi
Del resto, la big belga ha deciso di pianificare l’ingente investimento pere far fronte alle crescenti richieste di materiale catodico, anche a seguito dell’accordo raggiunto con ACC, società di proprietà di Stellantis, Mercedes e Total
Tornando alla strettissima attualità, l’impianto appena inaugurato in Polonia, che ha iniziato a muovere i primi passi già lo scorso luglio, conta al momento 240 dipendenti, che già entro la fine dell'anno diventeranno 400. In piena ottica green, è alimentato da energia proveniente da un vicino parco eolico.