Con l’Inflation Reduction Act che incombe e impone di estrarre le materie prime in Usa o Stati amici di Washington per accedere agli incentivi EV, la speranza degli automobilisti statunitensi arriva da oltre il confine nord, dal vicino Canada.

È qui, precisamente a Manitoba, che la compagnia mineraria Snow Lake Lithium ha messo le mani su un terreno da 55.000 acri. La promessa, dopo aver esplorato appena l’1% della sua superficie, è di nascondere abbastanza litio per produrre fino 500.000 auto elettriche all’anno per un periodo di circa 10 anni.

Posizione strategica

Ci vorranno 18-24 mesi prima di arrivare a questo risultato che fa ben sperare: il tempo di completare studi, procedure per il rilascio dei permessi e iniziare le estrazioni del prezioso oro bianco, che ammonteranno a circa 160.000 tonnellate e seguiranno un rigido protocollo di sostenibilità, garantito da energia idroelettrica e macchinari a zero emissioni.

Poi, nel 2025, partirà la produzione a livello commerciale. L’azienda sfrutterà anche le vicine linee ferroviarie della Arctic Gateway per esportare il minerale negli Stati Uniti e rifornire i grandi siti industriali come Detroit. Insomma, non è poi così scontato che le materie prime per la transizione sono tutte in mano alla Cina. 

Come avviene il processo sostenibile di Snow Lake Lithium

Rock to road

“Con la rapida transizione verso l’elettrificazione – dichiara il ceo Philip Gross – è essenziale per il futuro dell’industria auto nordamericana costruire una catena per la fornitura di batterie che sia 'rock to road'”.

“L’approvvigionamento locale di materie prime critiche, come il litio, è un passo chiave per creare una supply chain verticalmente integrata. Snow Lake Lithium ha accesso a enormi risorse ed è alle porte dei grandi costruttori”.

Oltre a garantire i bonus per auto elettriche, il sito di Manitoba darebbe una mano agli States nella battaglia contro la dipendenza dalle materie prime asiatiche. Un altro aiuto arriverà sicuramente dal Salton Sea in California, così ricco di litio da poter soddisfare l’intera domanda d'Oltreoceano.