L’esempio da seguire è quello di Apple, che all’epoca pensò bene di giocare d’anticipo, prima di avventurarsi nel mondo degli smartphone. Per capire il segreto di Cupertino, basta guardare a tutte le partnership industriali, strette con l’obiettivo di mantenere il controllo sulla catena delle forniture.

Un modello di business che nel tempo si è rivelato vincente. E che Luca De Meo, ceo della francese Renault, spera ora di replicare per le sue auto elettriche. La rivelazione, condita da attestati di stima alla Mela, è arrivata durante l’Auto Motor and Sport congress di Stoccarda, in Germania.

“Co-investire, co-sviluppare e co-creare”

“Le nostre vecchie ricette non sono più sufficienti – ha ammesso il numero uno della Losanga –. Gli investimenti richiesti dall’elettrificazione sono enormi e non sostenibili”. Troppo alti i costi di ricerca e sviluppo per proseguire il cammino in solitaria; serve una nuova strategia. E le alleanze promettono di essere la chiave del successo: “Vogliamo co-investire, co-sviluppare e co-creare”.

Non semplici accordi commerciali, quindi, ma un vero e proprio coinvolgimento del costruttore nelle attività dei partner. La Casa sta creando partnership “lungo tutta la catena del valore dei veicoli elettrici”.

Renault Talk: Luca De Meo spiega il futuro del gruppo insieme ai manager

Il ceo di Renault, Luca De Meo

Il controllo della value chain

Seguendo questa strada, De Meo è sicuro di poter controllare l’80% dei componenti già prima del 2030, quando metterà in pensione la produzione di vetture termiche e venderà solo auto elettriche in Europa.

Un target mica male, soprattutto se si pensa che Renault ha finora messo le mani sul 30% di batterie, motori elettrici ed elettronica di potenza che che monta sulle vetture. Numeri ancora più importanti considerando la base di partenza del 10% di tre anni fa.

Una divisione ad hoc

Contemporaneamente, la Losanga porta avanti i progetti per slegare le attività sull’auto elettrica da quelle sui veicoli a combustione. Secondo la Reuters, maggiori dettagli su una divisione ad hoc verranno svelati in autunno, in occasione di una giornata dedicata agli investimenti.

Stando però alle indiscrezioni riportate nei mesi scorsi da Bloomberg, il Gruppo darebbe vita a una società di “New Mobility”, che nascerebbe dalla separazione delle competenze nell’auto elettrica presenti negli asset “legacy” e nella divisione per il car sharing, “Mobilize”.