Volare a zero emissioni è possibile. Lo hanno già dimostrato diverse aziende in tutto il mondo, sia con motori alimentati a idrogeno sia con powertrain 100% elettrici alimentati da pacchi batterie di dimensioni adeguate e predisposti per l'utilizzo "in aria".
L'ultima idea in tal senso arriva dall'Inghilterra. Il progetto si chiama "Electric Sky Jeep" ed è stato ideato da un'associazione senza scopo di lucro chiamata NUNCATS (No Unnecessary Novelty Community Air Transport Services, cioè Nessun servizio di trasporto aereo comunitario non necessario). L'obiettivo? Trasportare beni di prima necessità, come medicinali, in zone remote del pianeta senza emettere CO2.
Autorizzato al decollo
Il progetto dell'Electric Sky Jeep è nato ben 15 anni fa da una semplice idea dei cofondatori dell'associazione NUNCATS, mentre erano ancora all'università. Dopo anni di ricerca e sviluppo, l'idea si è concretizzata negli ultimo periodo, con il primo prototipo che ha spiccato il volo soltanto nel 2019.
Da allora sia l'associazione che il velivolo hanno ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie a effettuare i test in quota, che sono avvenuti intorno all'aeroporto di Old Buckenham, una cittadina nel sud del Norfolk - sempre in Inghilterra.

L'aereo elettrico per le consegne in zone remote
Come è stato costruito e come funziona
Il progetto è stato realizzato prendendo come base di lavorazione un piccolo Zenith CH750 - un comune aereo turistico - da cui il team di ingegneri si è occupato di rimuovere il motore a combustione interna e il serbatoio di carburante, che sono stati sostituiti con un nuovo motore elettrico e un pacco batterie dalla capacità non dichiarata.
La stazione di ricarica dedicata è stata, ovviamente, realizzata a terra, collegata a pannelli solari e a un piccolo impianto eolico domestico e dotata di presa in corrente alternata.
L'ideatore del progetto ha commentato:
Nessun altro sta costruendo aerei elettrici in questo modo. Il nostro obiettivo è quello di fornire un aereo low-cost, robusto e pratico per l'uso in comunità rurali e difficili da raggiungere, come i medici in Uganda e i medici nell'India rurale.
Sapevamo che avrebbe funzionato, ma è bello vederlo davvero in azione. Ora abbiamo concordato che la nostra prossima fase sarà quella di trovare i fondi necessari per completare il secondo aereo.