Se doveste salvare o abbandonare una persona in difficoltà, decidereste in base al veicolo che guida? Probabilmente no. Eppure non tutti la pensano allo stesso modo. È il caso di Jonathan Martin, senatore repubblicano della Florida, con in testa un’idea molto discutibile.
Sia chiaro, parliamo di una richiesta che non diventerà mai realtà, ma la provocazione rimane. La proposta è questa: vietare l’uso di auto elettriche durante gli uragani, purtroppo molto frequenti nello Stato del Sole splendente (un paradosso, considerato il soprannome). Ecco perché.
Poca autonomia? No
Il ragionamento di Martin si basa in realtà su una serie di falsi miti, già in parte sfatati. Prima di tutto, il senatore sostiene che le vetture a batterie non abbiano abbastanza autonomia per sostenere un’evacuazione e, perciò, potrebbero intralciare la fuga dei veicoli a combustione.
La colpa sarebbe anche del numero delle colonnine, ancora inferiore a quello delle stazioni carburanti. Martin sembra però ignorare che le auto elettriche, a differenza delle termiche, possono “fare il pieno” anche a casa. E poi, in caso di black-out, il rifornimento di benzina sarebbe impossibile proprio come quello di energia.
In più, le vetture a batteria possono essere ricaricate anche con un generatore a combustione o, meglio ancora, con un powerbank, da conservare nel portabagagli come una tanica di carburante. Ancora, i veicoli elettrici resistono meglio alle inondazioni, immancabili quando gli uragani si abbattono sulle città.
Ultima, ma non meno importante fra le considerazioni: le auto a zero emissioni consumano molto meno quando stanno ferme a lungo. Le vetture termiche soffrono invece gli stop-and-go tipici di scenari da paura come quelli di un’emergenza.
Restituire al mittente
Tutto questo non convince però il senatore: “Con un paio di persone dietro di te – sono le parole riportate da Electrek –, non puoi scendere dall’auto e spingerla al lato della strada. Il traffico si blocca. E quello che potrebbe sembrare un viaggio di due ore si trasformerebbe in un viaggio di otto ore”.
“La mia preoccupazione è che in Florida non ci siano infrastrutture di ricarica sufficienti per il numero di veicoli elettrici in strada durante un’evacuazione o in altri momenti di emergenza”.
Da qui, la strana richiesta al dipartimento dei Trasporti. Che per fortuna rimanda l’istanza al mittente: il direttore esecutivo Trey Tillander fa infatti capire di non essere d’accordo con Martin. Intanto, dopo Wyoming e Mississippi, anche la Florida prende di mira l’auto elettrica.
Fonte: Electrek