Sempre più presenti sulle strade di tutto il mondo dopo il boom generato dalla pandemia, le monopattini elettrici ed e-bike in sharing ridisegnano le città e riscrivono il concetto di mobilità. Ma serve uno sforzo per garantire l’integrazione dei veicoli con quelli più tradizionali.
Cinque grandi operatori del settore provano quindi a guidare il cambiamento: sono Dott, Lime, Superpedestrian, Tier Mobility e Voi, che stilano una lista delle cose da fare in nome della convivenza. Si tratta di 10 raccomandazioni, basate su due pilastri principali.
I pilastri
Il primo consiste nel “definire l’ambiente migliore in cui il servizio dovrebbe funzionare”, mentre il secondo chiede di “evidenziare il miglior modo per regolare i servizi in modo che siano finanziariamente sostenibili nel lungo periodo”.
Il decalogo si concentra su aspetti come le dimensioni della flotta e la durata del contratto dell’operatore, “legando questi fattori a una maggiore affidabilità per gli utenti abituali, come quelli che utilizzano i servizi per recarsi al lavoro o all'università”.
Monopattini elettrici Lime
Il decalogo
Qui sotto, una sintesi dei consigli, che trovate completi cliccando su questo link.
- fissare un numero adeguato di operatori, per evitare la sovrasaturazione di un mercato e fornire sana concorrenza, scelta del cliente e facile amministrazione per le città
- definire le dimensioni della flotta che bilanciano affidabilità e ordine, partendo da una flotta iniziale gestibile e crescendo in linea con il successo del programma e il rispetto delle priorità cittadine
- fissare una durata del programma e del contratto abbastanza lunghe per consentire agli utenti e agli operatori di fare affidamento sulla disponibilità di micromobilità
- imporre tasse che coprono i costi ragionevoli e trasparenti dell’amministrazione del programma e dell’occupazione degli spazi pubblici, coerenti con le tasse pagate con modalità analoghe
- garantire una condivisione uniforme e automatizzata dei dati attraverso i protocolli MDS e GBFS, progettati da e per le città e i metodi più comuni utilizzati oggi
- lanciare processi di selezione progettati per identificare gli operatori più adatti a fornire un servizio di qualità a lungo termine, adattato alle esigenze specifiche di una città
- creare un’area operativa che massimizza l’accesso alle destinazioni in tutta la città
- creare un ampio parcheggio situato vicino a luoghi in cui i ciclisti iniziano e finiscono i loro viaggi
- fissare limiti di velocità tra 20-25 km/h per garantire la sicurezza dei ciclisti
- incoraggiare ma non obbligare l’uso del casco