Tesla Giga Berlin spegne la sua prima candelina. Era il 22 marzo 2022 quando Elon Musk e soci inauguravano il primo impianto europeo della Casa americana, con tanto di balletto da parte del ceo. E quale occasione migliore del compleanno per infrangere un nuovo record produttivo?

Il primato viene annunciato dallo stesso Costruttore, con un breve video pubblicato su Twitter. I 28 secondi di filmato immortalano la realizzazione di una Model Y, che esce dalle linee di montaggio per sbarcare di fronte a una folla plaudente. Ma la cosa più importante è quella riportata nella didascalia del post: “Giga Berlin raggiunge le 5.000 auto elettriche prodotte a settimana dopo un anno dalla consegna ai clienti dei primi veicoli”.

Verso il mezzo milione

Tesla si avvicina così all’obiettivo di 500.000 vetture all’anno. Ad oggi si può però dire che la prima pietra miliare è stata già superata, visto che lo stabilimento tedesco ha superato le 260.000 unità, andando oltre la metà del target finale. E probabilmente non ci vorrà molto per tagliere il traguardo. Basta pensare che la Casa aveva raggiunto il ritmo di 4.000 veicoli a settimana solo il mese scorso.

 

Ora non resta che continuare a crescere e consegnare auto ai clienti, per confermarsi campioni di vendite nel Vecchio Continente. Mentre celebra però il regalo che si è fatto, il Costruttore è costretto a fare i conti con una serie di atti vandalici.

Ancora gli ambientalisti

Teatro dei sabotaggi è un Tesla store della stessa Berlino, finito nel mirino degli ambientalisti più radicali, che hanno imbrattato il negozio di vernice. Negli “atti accusa”, pubblicati su Twitter con foto e video allegati, si legge che la Casa sarebbe colpevole di un eccessivo consumo di acqua (come in Texas). Le associazioni chiedono quindi di interrompere tutte le operazioni.

 

“Le auto elettriche sono un disastro idrico e una sporca bugia! L’espansione della fabbrica a Berlino deve fermarsi”, sono le parole dei sabotatori, che si rivolgono poi alla politica locale: bisogna concentrarsi di più sul trasporto pubblico e di meno sulle industrie. Stando però ai dati della testata rbb24, le accuse sarebbero in buona parte infondate. Pare infatti che il consumo di acqua sia molto ridotto rispetto alle operazioni della Casa.