Nel campo delle batterie agli ioni di litio i progressi che le aziende cercano di compiere non riguardano solo le prestazioni in senso stretto. Densità energetica e velocità di ricarica sono ancora importanti e lo è pure la capacità di mantenere intatte le prestazioni nel tempo.
Sensori sempre più sofisticati analizzano vari parametri all’interno delle celle per individuare tempestivamente ogni tipo di anomalia e preservare gli accumulatori. Siano essi utilizzati nel campo della mobilità elettrica, siano essi correlati ai sistemi statici di accumulo.
L'importanza della diagnostica
Metis Engineering, startup americana specializzata nella produzione di sensori e dispositivi elettronici per applicazioni automotive e di stoccaggio dell’energia, ha lanciato per esempio un nuovo sistema di controllo e monitoraggio delle batterie per veicoli elettrici e per impianti stazionari.
Si chiama Cell Guard ed è in grado di fornire informazioni dettagliate sullo stato di salute delle batterie agli ioni di litio e degli elementi che le compongono, rilevando con tempestivamente irregolarità o malfunzionamenti.
Isolare i danni, preservare la batteria
I sensori Cell Guard non sono gli unici disponibili sul mercato, ma rispetto ad altri hanno il vantaggio di prendere in considerazione un numero maggiore di parametri. Valutano le variazioni di pressione, umidità, temperatura. Sono dotati anche di un accelerometro che registra i carichi d’urto.
Tutti i dati raccolti possono essere analizzati dalla centralina che gestisce la batteria, essendo che i sensori Cell Guard sono dotati di un’apposita interfaccia. In questo modo, in pochi secondi, la centralina può intervenire escludendo le singole celle che hanno subito un guasto o che registrano un anomalo aumento delle temperature. È un concetto che si sta provando ad applicare anche in fase di ricarica.