L’Inflation Reduction Act (Ira) sta creando tanto movimento nel mondo dei Costruttori. Tra le riforme varate dall’amministrazione di Joe Biden si parla anche di incentivi per auto elettriche, destinati esclusivamente alle vetture assemblate (e che adottano componenti costruite) negli USA, in Canada o Messico.

Tra i marchi rimasti esclusi dagli incentivi c'è Kia, anche se presto le cose potrebbero cambiare.

Un miliardo di dollari per il Messico

Di recente, Samuel Garcia, il governatore dello Stato di Nuevo Leon, in Messico, ha annunciato su Twitter che la Casa coreana “investirà sul territorio espandendo il suo impianto già esistente per avviare la produzione di due nuovi modelli”. Il tweet arriva quasi in concomitanza con la visita di Garcia a Seoul, dove si pensa che abbia incontrato i vertici del Gruppo coreano.

 

È seguita una conferma di Kia, che sul The Korea Herald ha ammesso di considerare davvero un investimento a Nuevo Leon. Al tempo stesso, se il governatore ha dichiarato che il brand sarebbe pronto a sborsare un miliardo di dollari, la Casa ha preferito non confermare né smentire.

Qui nascerà la EV9?

Ultimato nel 2016, lo stabilimento di Nuevo Leon dà vita attualmente alla K3 e alla Pride, due modelli compatti a benzina che hanno un buon riscontro soprattutto sul mercato messicano. L’allargamento del sito permetterebbe a Kia di iniziare già nel 2024 la produzione dei modelli e diventare così “eligible” per gli incentivi da 7.500 dollari (6.900 euro).

Kia EV9 (2024): L'esterno

Kia EV9

Idealmente, nell’impianto potrebbe essere prodotta la EV9, il SUV elettrico più grande della Casa, che potrebbe essere anche uno dei più apprezzati in Nord America per il suo posizionamento nel listino.

Per l’altra Kia che nascerà in Messico, invece, non ci sono roumors, al momento. Sta di fatto che lo Stato messicano si conferma terreno fertile per le aziende coreane, con 270 compagnie asiatiche che si sono già insediate nell’area nel corso degli anni.

Fotogallery: Kia EV9