Colonnine di ricarica ogni 60 km e stazioni di rifornimento a idrogeno ogni 200 km. La rete di trasporti transeuropea Ten-T cambia abito in nome della transizione ecologica. Ad accompagnarla in questa rivoluzione verde è la normativa Dafi sulle infrastrutture per carburanti alternativi, protagonista di una revisione da parte di Europarlamento e Consiglio dell’Ue.
Ma quanto investirà l’Europa per dare più verde alle sue strade? Circa 1,5 miliardi di euro. I numeri li dà il sito TradingPlatforms.com, che analizza lo stato di salute delle reti nel Vecchio Continente, per immaginare come questa cambierà nei prossimi anni.
Troppa concentrazione
Oggi sono 450.000 i punti di ricarica pubblici installati in Europa, anche se la maggior parte degli automobilisti fa rifornimento di energia a casa o al lavoro, con una quota del 70%. I pieni di elettricità alle colonnine sono visti invece come soluzioni per i viaggi lunghi o le emergenze.

Un punto di ricarica per la casa
In più, TradingPlatforms.com segnala che, nonostante siano in aumento, i punti di ricarica sono ancora concentrati nelle città e in certe regioni. “Questa situazione – si spiega – deve cambiare se si vuole ottenere un’ampia adozione dei veicoli elettrici”.
“Un grande passo avanti”
E qui si inserisce l’investimento dell’Europa, che rappresenta “un passo significativo nello sviluppo di un’infrastruttura di ricarica affidabile per le auto elettriche” e “permetterà di aumentare l’accessibilità e la convenienza, portando alla fine un numero maggiore di persone a passare ai veicoli elettrici”.
“L’iniziativa dell’Ue per aumentare la rete di infrastrutture per i carburanti alternativi – commenta Edith Reads, analista finanziario di TradingPlatform.com – è un grande passo avanti nello sviluppo di un sistema di trasporto più verde e sostenibile. Questo investimento contribuirà a ridurre le emissioni e a migliorare la qualità dell’aria nei Paesi dell’Ue”.
Fonte: TradingPlatforms.com