Hyundai e LG costruiranno un impianto in Georgia da quasi 4 miliardi di euro. È questo il frutto dell’accordo fra i due giganti coreani, che negli scorsi giorni hanno siglato un memorandum d’intesa nel quartier generale di LG Energy Solutions a Seul.
Le due aziende si divideranno al 50/50 il progetto che prenderà vita a Bryan County, a sud della città di Savannah (in Georgia), già nei prossimi mesi.
Operativo nel 2025
L’impianto produrrà batterie e veicoli elettrici, con una capacità di 30 GWh e 300.000 auto elettriche all’anno. I lavori inizieranno verso la fine del 2023 e dovrebbero terminare entro fine 2025, con lo stabilimento che contribuirà a creare 3.000 nuovi posti di lavoro.

Hyundai Ioniq 5, uno dei modelli del marchio più venduti nel mondo
La costruzione di batterie e vetture su suolo americano permetterà alle future Hyundai di accedere agli incentivi di 7.500 dollari (circa 6.900 euro) dell’Inflation Reduction Act (Ira). Attualmente, infatti, i modelli della Casa coreana, così come quelli marchiati Kia e Genesis, non godono delle agevolazioni stabilite dall'amministrazione di Joe Biden.
Gli incentivi fanno bene all’industria
La tanto discussa (e criticata da alcuni brand) manovra dell’amministrazione americana, quindi, sembra dare i suoi frutti. Hyundai è solo uno degli ultimi marchi ad aver annunciato la costruzione di un impianto negli USA, dato che già negli scorsi mesi si erano mosse Volkswagen e Mercedes, che avevano definito un accordo di fornitura di litio col Canada (che insieme al Messico è considerato un Paese partner di Washington).
Honda e Toyota hanno stanziato complessivamente circa 6,5 miliardi di euro in impianti per le batterie, mentre BMW è pronta ad espandere il suo stabilimento nella Carolina del Sud. E non è finita qui: anche Audi sta valutando concretamente l’idea di allargarsi Oltreoceano. L'Europa, invece, prepara la risposta all'Ira. Ma il rischio di veder crescere gli investimenti fuori da Vecchio Continente resta concreto.
Fonte: Electrek