Gli aerei a idrogeno potrebbero diventare realtà entro la fine del decennio. Ormai si tratta quasi di una certezza, grazie ai numerosi produttori mondiali che stanno lavorando a progetti di questo tipo da diversi mesi.

L'ultimo è stato presentato pochi giorni fa in Germania dall'azienda MTU Aero Engines, che ha annunciato di aver avviato lo sviluppo di motori a elica per piccoli aerei dotati di celle combustibili. Il primo velivolo con questa tecnologia potrebbe prendere il volo nel 2035.

Una novità ormai affermata

Secondo le informazioni rilasciate dall'azienda, uno dei primi aerei su cui potrebbe essere montato questo nuovo motore potrebbe essere un piccolo aereo cargo e passeggeri destinato alle rotte a corto e medio raggio.

Il tutto potrebbe avvenire prima del 2050 e dovrebbe essere costruito con un motore elettrico dedicato a girare fisicamente l'elica e una cella combustibile in grado di fornire una quantità di energia costante e dall'elevata intensità.

Heart Aerospace ES-30

Heart Aerospace ES-30, uno degli aerei a idrogeno del futuro

Il motore elettrico che sarà abbinato al progetto è stato sviluppato dall'azienda sempre tedesca eMoSys GmbH, parte del Gruppo MTU Aero Engines dallo scorso aprile. Durante una conferenza Lars Wagner, ceo della società, ha commentato:

"Per un produttore di motori come MTU, sviluppare una cella a combustibile in grado di volare è una grande opportunità, poiché l'esperienza e i dati che acquisiamo nel processo, anche nelle aree di controllo e qualificazione ai sensi del diritto dell'aviazione, saranno cruciali per l'ulteriore processo di sviluppo futuro del prodotto."

Quanto costerà l'idrogeno per gli aerei

La notizia è arrivata un mese dopo la pubblicazione di un grande studio da parte del think tank Transport & Environment riguardo i costi da dover sostenere per far volare in sicurezza gli aerei a idrogeno.

Secondo T&E il costo totale per l’introduzione degli aerei dotati di fuel cell ammonterebbe a 299 miliardi di euro, da spendere entro il 2050. Di questi lo sviluppo dei velivoli costituirebbe solo il 5% (15 miliardi) di tutte le spese, con le altre voci che sarebbero rappresentate dalla produzione dell’idrogeno verde (54%, o 161 miliardi), dalla sua liquefazione (23%, o 69 miliardi) e, infine, dallo sviluppo delle infrastrutture di trasporto e rifornimento da e verso gli aeroporti.