Auto elettriche, bici e monopattini, ma anche smartphone, tablet e computer. Le batterie sono ormai dappertutto; ci circondano e, silenziosamente, entrano nella nostra quotidianità e nelle nostre vite. E, soprattutto, sono fondamentali per abbandonare i combustibili fossili e abbracciare la transizione.

L’Europa lavora quindi per diventare indipendente dall’Asia, continente che oggi fornisce la maggior parte delle materie prime e degli accumulatori finiti. Le ultime due iniziative targate Ue si chiamano Battery regulation e Critical raw materials act. Scopriamole.

Dalla produzione al riciclo

La prima è un regolamento approvato in via definitiva a luglio 2023 ed entrato in vigore a febbraio scorso. Prevede una serie di norme che coprono l’intero ciclo di vita degli accumulatori: dalla produzione al riciclo, passando per utilizzo e riutilizzo.

L’obiettivo è garantire batterie sicure, sostenibili e competitive. Le regole valgono inoltre per tutti i tipi di accumulatori: quelli usati su veicoli, dispositivi elettronici, nelle industrie e in sistemi di avviamento, illuminazione e accensione.

Batterie BMW 46xx

Batterie BMW 46xx

Cuore della Battery regulation sono alcuni target minimi che i produttori devono rispettare nella raccolta rifiuti (ovvero le batterie a fine vita), pari al 63% entro il 2027 e al 73% entro il 2030. Gli standard sono invece del 51% entro il 2028 e del 61% entro il 2031 per gli accumulatori dei veicoli.

Target sulla raccolta rifiuti

  • 63% entro il 2027
  • 73% entro il 2030

Spuntano poi i target di recupero del litio (50% entro il 2027 e 80% entro il 2031) e i livelli minimi di contenuto riciclato che le batterie devono rispettare: 16% per il cobalto, 85% per il piombo, 6% per il litio e 6% per il nichel. Per gli accumulatori al nichel-cadmio si parla di 80% entro il 2025.

Tassi di recupero

  • 16% per il cobalto
  • 85% per il piombo
  • 6% per il litio
  • 6% per il nichel

Fra le altre cose, il regolamento impone la possibilità per l’utilizzatore di rimuovere e sostituire le batterie degli apparecchi. Ecco poi dei criteri su prestazioni, durabilità e sicurezza e restrizioni contro sostanze pericolose quali mercurio, cadmio e piombo.

Ultime, ma non meno importanti, sono le prescrizioni che riguardano etichettatura e informazioni su componenti e contenuto riciclato. Fanno capolino anche un “passaporto elettronico della batteria” e un codice QR.

Litio estrazione lago salato Nevada

Campioni di litio

La ricetta contro la dipendenza

Il Critical raw materials act (Crma) punta invece a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile dei minerali utili alla transizione. Contiene perciò un elenco di materie prime (34) e strategiche (17) e fissa parametri di riferimento per la copertura del consumo annuo di materie prime: 10% da estrazione, 40% da raffinazione nel Vecchio Continente e 25% da riciclo.

Copertura consumo annuo di materie prime

  • 10% da estrazione
  • 40% da raffinazione
  • 25% da riciclo

Si parla poi di semplificazione delle autorizzazioni: 27 mesi al massimo per l’estrazione e 15 mesi per i progetti di riciclo e lavorazione.

“Per facilitare lo sviluppo di progetti strategici – fanno sapere le Istituzione europee –, gli Stati membri creeranno punti di contatto unici al livello amministrativo opportuno e nella fase pertinente della catena del valore delle materie prime critiche”.