Ho fatto un viaggio in auto elettrica. Anzi, una traversata dal profondo Nord Europa sino ai nostri confini. Oslo-Milano in tre giorni, in carovana. Tre Mercedes EQS SUV e una Mercedes EQE: 2289 chilometri passando per 6 Nazioni. E' davvero un viaggio così complicato da realizzare? Cosi non sembrerebbe. Partiamo però dal principio.

6 Nazioni in autostrada

Autostrada, autostrada e ancora autostrada. Un viaggio in quelle che sono - teoricamente (ma nemmeno troppo) - le peggiori condizioni per un'automobile a batterie, potrebbe risultare tanto ansiogeno quanto noioso. E invece no, primo perché vedere altri posti è sempre interessante geograficamente e socialmente; secondo, perché per parlare di elettrico in questo periodo storico, farsi un'idea della situazione nel nord Europa è quantomeno interessante, considerando come Norvegia, Svezia, Danimarca e Germania sono dipinti quali Paradisi dell'Elettrico. Sarà così? Questi i dubbi alla partenza di Oslo.

Foto - Oslo Milano con Mercedes Benz EQ e Ionity

La partenza del nostro viaggio: Oslo, la "capitale" dell'elettrico

Le "Regole" del gioco

Un viaggio di tre giorni che vi racconto anche in questo Vlog, con dei capisaldi fondamentali:

- Abbiamo viaggiato in carovana e questo significa aumentare esponenzialmente i tempi morti in un viaggio del genere.

- Abbiamo sfruttato solo la rete di ricarica Ionity. Il viaggio era organizzato da Mercedes Benz e dal consorzio. Questo ha influenzato la dinamica dello stesso, dunque soste pre-pianificate senza però considerare la logica del viaggiatore elettrico classico: partire con il 100% della carica; fermarsi in alberghi o strutture ricettive con possibilità di caricare la notte.

Foto - Oslo Milano con Mercedes Benz EQ e Ionity

La carovana di Mercedes EQ: EQS e EQE per giornalisti e troupe

- Dunque, considerare questo alla stregua del "tipico viaggio elettrico" non è propriamente corretto, ma....a ben vedere questo rappresenta la cartina di tornasole di come si possa viaggiare in elettrico senza troppi fronzoli o pensieri ma - anzi - mettendo in atto tutti quei comportamenti tipici di chi guida "Termico": zero prenotazioni, zero organizzazione. Eppure (spoiler) il viaggio è filato liscio, senza disagi.

Un risultato figlio di una variabile fondamentale: una rete di carica capillare e in continua evoluzione. Chiaro, era questo l'obiettivo del viaggio da parte di Ionity. E - va detto subito - l'obiettivo è stato centrato, al netto di qualche minuto di attesa soprattutto in Svezia, dove le auto elettriche sono praticamente la norma.

Tre giorni di viaggio

Il viaggio è stato suddiviso in tre tappe: Oslo-Copenaghen, Copenaghen-Fuelda, Fulda-Milano. La prima giornata ha avuto un percorso di cira 780 chilometri a bordo della Mercedes EQS Suv (qui trovate la prova realizzata durante l'evento) . 3 soste di carica, partendo con circa il 68% di energia. La prima per affrontare lo stint più lungo, la seconda in pausa pranzo - in territorio Svedese - e la terza poco prima di salutare il regno di sua Maestà Gustavo per addentrarci nel regno dei Lego, a Copenaghen.

La seconda giornata - a bordo della EQE - ha "sfiorato" i 1000 chilometri - 980 per a precisione - segando a metà la Germania per raggiungere Fulda, paesino abbastanza sperduto dell'Assia. Una giornata probante - anche per i consumi - considerando le temperature rigide e la possibilità di schiacciare sul pedale dell'acceleratore in Autobahn conclusa con tre soste di carica. Anche in questo caso però, la discriminante è stata quella di ricaricare prima di fermarsi in albergo, pratica che chi viaggia in elettrico spesso non effettua. 

Foto - Oslo Milano con Mercedes Benz EQ e Ionity

La rete Ionity si sta espandendo sempre di più: così l'ansia da ricarica è un ricordo

L'ultimo giorno, da Fulda a Milano ha ricalcato quanto visto nei giorni precedenti: carica preventiva della seconda Mercedes EQS SUV (con il 40% circa di carica iniziale) e partenza per arrivare a casa base passando per 3 rabocchi totali, l'ultimo dei quali - a Bellinzona - solo per lasciare i mezzi alla sede di Mercedes Benz con il giusto quantitativo di energia. 

Percorsi non ottimizzati certo, ma un elemento cardine, un filo conduttore ha attraversato questa tre giorni: mai e poi mai abbiamo avuto il sentore di un'ansia da ricarica. Non è stata la macchina a "imporci" i momenti di stop, ma verosimilmente più di una volta abbiamo deciso di allungare i tragitti in base alle nostre esigenze, oppure bypassare una sosta. Non male come risposta nei confronti di chi parla di "schiavitù dell'elettrico", con tutti i pro e i contro di una tecnologia ancora in fase evolutiva, sia chiaro. 

Ottimizzare, più facile a farsi che a dirsi

Un viaggio non propriamente "electric addicted" con le sue 8 soste; considerando il contratto di Mercedes con Ionity di 11,90 Euro una tantum più 0,59 Euro/kWh, abbiamo speso circa 317 Euro (stimati considerando come - trovandoci in carovana - abbiamo caricato talvolta sino all'80%, talvolta sino all'84%, talvolta sino al 100% in maniera anche inutile).

Ecco, se avessimo viaggiato come dei guidatori elettrici esperti, avremmo sicuramente sfruttato maggiormente i punti cardine dell'elettrico come detto sopra, e quindi le soste sarebbero state 4 o 5 al massimo, con una spesa di circa 170 euro, al netto dei costi autostradali.

Foto - Oslo Milano con Mercedes Benz EQ e Ionity

Ottimizzando il viaggio, avremmo potuto effettuare 4 o 5 soste, risparmiando circa 150 euro. Ecco perché è importante conoscere alcune accortezze nel viaggio in elettrico

Con una termica di pari segmento, calcolando il prezzo della benzina o del gasolio, i consumi stimati (fonte: Perché Comprarla Mercedes Classe S) avrebbero portato a circa 2 o 3 soste, dunque con circa 300 euro di spesa.

Considerazioni che sicuramente alimenteranno discussioni e commenti tra chi non vuole fermarsi per caricare o chi apprezza il viaggio in elettrico, come ho cercato di fotografare in questo Vlog.

Dunque la palla passa a voi: raccontateci le vostre esperienze qui nei commenti!

Fotogallery: Oslo Milano con Mercedes Benz EQ e Ionity