L'avvento dell'auto elettrica sta rivoluzionando il mondo della componentistica. E non solo per i powertrain. Un altro elemento chiave in rapidissima evoluzione è quello dei freni, che tra rigenerazione e aumento delle masse in gioco sono chiamati a rispondere a esigenze in progressivo cambiamento.
Lo sa bene Brembo, al lavoro su sistemi frenanti sempre più leggeri, brake-by-wire e sulla silenziosità. Già, perché anche questo è un aspetto che assume particolare rilevanza quando si parla di EV.
Il gioco del silenzio
“I motori elettrici non emettono rumore, quindi le frenate possono disturbare i passeggeri”, osserva in un'intervista all'agenzia Reuters Matteo Tiraboschi, Vice Presidente Esecutivo del Gruppo Brembo, “in futuro potrebbero anche guardare un film mentre viaggiano grazie alla guida autonoma, per questo bisogna rendere la frenata sempre più silenziosa”.
L'azienda, che fornisce tra gli altri marchi premium come Ferrari, Tesla, Bmw e Mercedes, oltre a diversi team di Formula 1, è pronta anche ad ampliare il suo raggio d'azione.
Sguardo al digital, ma i freni tradizionali restano indispensabili
Per allargare la propria offerta, Brembo pensa a possibili acquisizioni di peso. “Vogliamo completare la nostra gamma di prodotti, ma in un modo che sia coerente con quello che già facciamo”, spiega Tiraboschi, precisando che l'azienda nata nel 1961 a Sombreno guarda a business che includono elettronica, guida autonoma e infotainment. Lo scorso giugno, rivela il manager, il Gruppo aveva identificato un possibile target della sua stessa stazza.
In ogni caso, Tiraboschi è convinto di una cosa: l'auto elettrica non segnerà affatto la fine dei freni come li conosciamo oggi. “Quando si guida su una strada di montagna o bisogna fare una frenata improvvisa ci sarà bisogno dei freni tradizionali”, conclude, “non riesco a immaginare una frenata sicura solo con un sistema elettrico quando si guida un'auto ad alte prestazioni”.
Fotogallery: Brembo al Salone di Francoforte 2019