Una decina di anni fa se ne parlava spesso, poi, in tempi recenti, la tecnologia sembrava aver perso interesse. Stiamo parlando di batterie intercambiabili e facili da sostituire. Se fino ad oggi, però, la questione delle batterie sostituibili sembrava marginale, ora che la Cina – mercato nel quale circolano la metà delle auto elettriche mondiali - ha deciso di spingere in questa direzione, le cose potrebbero essere destinate a cambiare.
Nella sua complessità, l’idea in realtà è semplice: il Governo cinese sta lavorando affinché si definiscano caratteristiche e procedure standard in modo da permettere su qualsiasi auto elettrica di sostituire una batteria scarica con un’altra, compatibile, già carica.
Un modo per sostenere il mercato
Lo sforzo delle governo cinese per imporre questi standard permetterà alla Cina di avvantaggiarsi nei confronti degli altri Paesi diventando l’apripista di nuove opportunità e nuove tecnologie. Soprattutto ora, in un momento in cui, con la riduzione degli incentivi per la mobilità sostenibile decisa a luglio del 2019, il mercato dei veicoli green ha subito un rallentamento.
Una soluzione con tanti vantaggi
La diffusione di batterie intercambiabili porterebbe 2 vantaggi enormi nel mercato delle auto elettriche. Prima di tutto farebbe risparmiare tempo agli automobilisti, che non avrebbero più l’onere di fermarsi a ricarica. E poi abbasserebbero il prezzo delle auto elettriche, consentendo agli automobilisti di acquistare una vettura e, separatamente, di trovare la soluzione migliore per dotarla di batteria.
C’è di più. La possibilità di sostituire velocemente le batterie su un’auto elettrica favorirà l’uso di vetture a zero emissioni anche sulla mobilità di lungo raggio. E per finire, agevolerà la crescita del mercato dell’usato, proprio perché sugli EV di seconda mano la batteria rappresenta forse l’incognita più grande.
In Cina c’è già chi ci prova
Costruttori come Baic e Nio hanno già iniziato i test su batterie “mobili” con risultati interessanti. Dai dati raccolti pare che in soli 3 minuti un’automobilista sia già pronto per ripartire. Baic, in particolare, ha già inaugurato 187 stazioni per la sostituzione delle batterie in 15 città della Cina e sta utilizzano questa tecnica su 16.000 taxi elettrici attualmente in dotazione.
I tentativi passati
Renault iniziò a parlarne quasi dieci anni fa e, nel 2015, acquisì anche un brevetto insieme a Nissan. Ora, la tecnologia sembra fare più breccia tra i costruttori di cicli e motocicli elettrici. Esempi recenti sono gli eScooter di Seat e Harley Davidson, tanto per fare nomi. Anche Tesla esplorò questa possibilità agli esordi, ma poi non diede seguito su larga scala alla cosa, preferendo lavorare sulla rete di Supercarger per diminuire i tempi di ricarica.