La filiera delle batterie delle auto elettriche, e soprattutto il rischio dipendenza dall'Asia, sono sempre più in cima ai pensieri della Commissione Ue. Al punto che per creare uno o più campioni europei del settore l'esecutivo comunitario è disposto addirittura a modificare la normativa sulla concorrenza. Solo così, infatti, sarebbe possibile favorire processi di aggregazione aziendali volti a dare vita a player in grado di competere su scala globale.
L'annuncio è arrivato oggi dalla stessa presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, che ha messo in luce anche il ruolo che può recitare l'Italia in questo quadro e rivendicato la lungimiranza del Green Deal concepito a Bruxelles.
Serve un colosso europeo
“Sarà necessario rivedere le regole sulla concorrenza”, ammette von der Leyen in un'intervista esclusiva pubblicata oggi da Repubblica, spiegando che nei settori più globalizzati, come appunto quello delle batterie, “la nostra analisi delle posizioni di mercato sarà in riferimento al livello mondiale per favorire l'emergere di competitors europei”.
Del resto, osserva la presidente della Commissione, “la spina dorsale della nostra economia sono le piccole e medie imprese, ma è vero che in alcuni settori la competizione è ridotta a pochi soggetti globali”.
FCA-PSA, la ricerca e il ruolo dell'Italia
Quanto alla maxi-fusione FCA-PSA, von der Leyen parla di una mossa di due Case “che vogliono dimostrare di saper innovare”. Sul punto, la presidente evidenzia che “la politica dovrebbe in generale limitarsi a fornire incentivi agli investimenti in innovazione e ricerca”, lasciandosi andare poi a un commento piuttosto tranchant sui cosiddetti investimenti green: “Vedo sempre più spesso settori e aziende che decidono di investire in tecnologie pulite perché capiscono che per il loro business altrimenti non ci sarebbe futuro”.
A proposito di ricerca e mobilità elettrica, von der Leyen, ricorda anche che l'Italia è parte dell'Alleanza europea per le batterie “e può fare molto sulle energie alternative”.
Green Deal opportunità per l'Europa
Dopo il fallimento della Conferenza sul clima di Madrid e l'uscita della Polonia dal piano di decarbonizzazione europeo, la presidente della Commissione non demorde e insiste sull'importanza del Green Deal.
“Durante i miei cinque anni di mandato vorrei dimostrare che conviene a tutti”, promette von der Leyen, “prima o poi tutto il mondo si dovrà allineare alla filosofia del Green Deal. E allora noi dovremo farci trovare nel ruolo dei pionieri, con un vantaggio competitivo sugli altri”.
La numero uno dell'esecutivo europeo non ha dubbi: “Dovremo essere noi a imporci sul mercato mondiale, non a subirlo come troppe volte è successo in passato”.