L'imponente sviluppo del mondo dell'elettrico sta comportando l'evoluzione di quello che è un Universo fatto di materiali, strutture, network e materie prime. Un processo che, negli ultimi anni, sta osservando un trend di crescita sempre più elevato. Ed è in questo solco che si inserisce la strategia dell'Europa, che se da un lato è "pronta a tutto" per sviluppare un'industria delle batterie, è costretta ancora in questa fase a rivolgersi all'estero. Che in questo settore vuol dire Asia, e in particolare Cina. 

Il balzo in avanti europeo

Il Vecchio Continente ha sempre più fame di batterie, ed è l'analisi sulla distribuzione di batterie nel mondo nel 2019 di Adamas Intelligence a confermarlo. A livello globale, la stima è di un totale di 95,6 GWh (1 GWh equivale ad 1 milione di KWh) di richiesta, con una crescita del 30% rispetto al 2018.

La ripartizione della distribuzione in base a quella che è la tipologia di automobili vede ovviamente la quasi totalità degli accumulatori appannaggio delle vetture elettriche pure, seguite dalle ibride plug-in, e dalle ibride.

La distribuzione di batterie per alimentazione Valore percentuale (GWh)
BEVs 90% (86 GWh)
PHEVs 6.7% (6,7 GWh)
HEVs 3% (2,9 GWh)

Geograficamente, la crescita maggiore è arrivata proprio in Europa, anche se la Cina rimane il mercato più grande rispetto a tutto il resto del mondo messo insieme.

La distribuzione di batterie per Area geografica GWh (Differenza rispetto al 2018)
Europa 23,9 GWh (+89% rispetto al 2018)
Asia e Pacifico 50,9 GWh (+27% rispetto al 2018)
Nord America 20,5 GWh (+1% rispetto al 2018)
Medio Oriente e Africa 0,17 GWh (+57% rispetto al 2018)

In quest'analisi, Tesla riveste un ruolo da protagonista con la Gigafactory in grado di produrre al momento circa 35 GWh di batterie annualmente, con un possibile aumento fino a 54 GWh dopo l'accordo con Panasonic.

La frontiera del Nichel

Nell'era dell'elettrico però, la priorità in termini di approvvigionamento è figlia degli elementi che compongono la batteria, dunque Nichel, Cobalto e Manganese che, con gli ultimi sviluppi, sta portando a delle proporzioni differenti in questa generazione di accumulatori.

L'ultima evoluzione, chiamata NCM 811, è stata introdotta per la prima volta su larga scala in Cina, ed in breve tempo sostituirà le batterie NCM 523 e NCM 622. Lo standard NCM - nichel, cobalto, manganese - è dunque in questo caso un rapporto di 8 a 1 a 1 (da qui il nome NCM 811). Questa la distribuzione secondo quanto riportato da Adamas Intelligence:

La distribuzione di Nichel in base all'alimentazione Valore percentuale
BEVs 76%
PHEVs 4%
HEVs 20%

 

In media, un'auto elettrica ha bisogno di circa 12,9 kg di nichel (o 58,6 kg di nichel solfato esaidrato equivalente). In un rapporto separato per il mese di dicembre 2019, Adamas Intelligence ha sottolineato come Tesla è legata a 1.150 tonnellate (il 52%) su 2.206 tonnellate di nichel dispiegate su auto elettriche e ibride in Europa, grazie all'ondata di Tesla Model 3. 

Il rapporto riguardante la distribuzione di Nichel per Paese ha sottolineato come la Cina mantenga un ruolo predominante in tema di produzione, non solo in termini assoluti, ma anche in termini relativi, considerando l'aumento relativo del 56% rispetto al 2018.

La distribuzione di Nichel per Paese Valore percentuale
Cina 38%
Stati Uniti 22%
Giappone 9%
Olanda 4%
Germania  4%
Altri Paesi 23%