Sta facendo discutere la scelta dell’Emilia-Romagna di incentivare solo le auto ad alimentazione ibrida e non quelle elettriche. La Regione, in particolare, ha reso noto che concederà, per tre anni, un contributo fino a un massimo di 191 euro ai cittadini residenti in Emilia-Romagna che acquisteranno un'auto “con alimentazione benzina-elettrico, gasolio-elettrico, gpl-elettrico, metano-elettrico o benzina-idrogeno”.

Sul piatto sono stati messi complessivamente 3 milioni di euro per il triennio 2020-2022 e il contributo che sarà accreditato direttamente - a seguito della registrazione su una piattaforma web dell’Ente – in tre tranche annuali arrivando fino ad un massimo di 573 euro per auto. Puntuale però è arrivata la domanda: “Ma perché non incentivare anche chi sceglie un’elettrica pura?”.

Il botta e risposta su Twitter

A porre la domanda direttamente al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, è stato l’ex sottosegretario ai Trasporti, Michele Dell’Orco, uno dei padri dell’ecobonus per le auto ecologiche tutt’ora in vigore (e che nei giorni scorsi Unrae ha proposto di estendere fino alle vetture con emissioni di CO2 fino a 95 g/km).

“Premesso che è positivo e piuttosto che niente è meglio piuttosto”, ha twittato Dell’Orco a Bonaccini, “ma 3 milioni in tre anni... andando a memoria mi pare la Lombardia ne abbia stanziati 18 milioni in due anni. E poi mi sfugge una cosa, ok ibride... ma 'elettriche pure' niente?”.

A stretto giro è arrivata la replica del governatore, che si è limitato a ricordare come “le auto elettriche in Emilia Romagna godono dell’esenzione dal pagamento del bollo per cinque anni a decorrere dalla data di prima immatricolazione; alla fine di questo periodo, per gli autoveicoli elettrici pagano 1/4 dell’importo previsto per i corrispondenti veicoli a benzina”. Tutto chiaro, anche se non si è parlato di incentivi all’acquisto.

Domande più che raddoppiate

“E’ un incentivo apprezzato che ha dimostrato di andare incontro alle esigenze dei cittadini”, commenta dal canto suo l’assessore regionale alla Mobilitò, Andrea Corsini, “come ci dicono i numeri, in un paio di anni le domande sono più che raddoppiate passando dalle 2.046 del 2017 alle oltre 4.300 dello scorso anno, un’adesione che aiuta il rinnovo del parco auto dell’Emilia-Romagna e la mobilità sostenibile”.

Come funziona il meccanismo

I cittadini proprietari di un’auto immatricolata nel 2020 - che dovranno comunque pagare il bollo auto - per accedere al contributo regionale devono inserire esclusivamente online i dati anagrafici, quelli dell’auto e le coordinate bancarie o postali sulle quali si desidera ricevere l’importo dovuto, accreditandosi tramite FedeRa o Spid.

Bisognerà comunicare i dati una sola volta e, per i tre anni successivi, la Regione provvederà automaticamente all’accredito del contributo. Sarà possibile registrarsi online a partire dalle ore 14.00 del 4 maggio prossimo e fino alle ore 12.00 del 31 dicembre 2020 sulla piattaforma sul portale regionale.