Usare la propria auto come un ufficio mobile, magari a zero emissioni. Possibile? Abbiamo incontrato il nostro Electric Coach in un Supercharger Tesla e questa volta non abbiamo approfondito questioni come gli standard di ricarica o la compravendita di auto elettriche usate, quanto piuttosto la sua interpretazione dello smartworking 2.0.

E dunque, se il concetto di distanza è oramai sempre più relativo grazie alla banda larga, anche la propria automobile, in movimento ma soprattutto quando ci si ferma a ricaricare, può diventare un perfetto habitat professionale, a maggior regione se si ha a disposizione lo spazio di una Model X, il cui prezzo peraltro è stato appena sforbiciato da Tesla.

Uno studio (e non solo) a bordo

Il nostro Electric Coach, effettivamente, ha fatto della sua macchina lo stato dell'arte del concetto di ufficio viaggiante, con un'attrezzatura e una serie di elementi che hanno avvicinato questo crossover elettrico (protagonista nei giorni scorsi di una speciale ricarica "a pedali") a uno studio capace di soddisfare tutte le esigenze.

Incuriositi noi stessi dal suo modo di lavorare in movimento, abbiamo deciso di approfondire la questione e fare il punto su tutta quella che è l'attrezzatura che Daniele porta in giro per l'Italia.

Gli accessori dell'ufficio mobile

  • Wrapping by Aquart3D di Bergamo, comprensivo di Chrome Deleting euro 2.500 completo
  • Cerchi MAK, set completo di ruote Pirelli Skorpion Winter + sensori: 1950 euro
  • Kit anteriore apertura Frunk: 799 euro montato e garantito 24 mesi
  • Inverter 220Vac, 100W con batteria litio carica rapida OmniCharge: 299 euro
  • Registratore professionale audio ZOOM H6 + cuffie : 399 euro
  • Telecamera Sony Alpha 6300 + accessori e ottiche: 1300 euro
  • Ventosa Manfrotto per telecamera ed illuminatore led: 250 euro
  • HotSpot WiFi:129 euro
  • Lampadina UVC a batteria litio con timer di sicurezza attivazione e spegnimento: 30 euro

Fotogallery: Come si trasforma una Tesla in un ufficio