Consentire alle amministrazioni di trattare le auto ibride plug-in alla stessa stregua delle elettriche pure quando si parla di limitazioni alla circolazione, come quelle delle ZTL.

È questo l’obiettivo del protocollo d'intesa e delle sperimentazioni congiunte che sottostanno al progetto Geofancing Lab, portato avanti da FCA, Centro Ricerche Fiat e Comune di Torino, con il contributo dell’azienda torinese dei trasporti GTT e di 5T, società in house del Comune che gestisce i varchi ZTL della città.

Cos'è il Geofancing Lab

L’iniziativa mira alla creazione di un protocollo infotelematico in grado di consentire alle PHEV di viaggiare esclusivamente in elettrico una volta davanti a un varco delle zone a traffico limitato.

“È un progetto particolarmente importante sia per gli automobilisti che per le nostre città”, sottolinea Roberto Di Stefano, responsabile e-mobility Emea di FCA, osservando che l’iniziativa rappresenta “la dimostrazione che le amministrazioni pubbliche e l’industria automobilistica possono collaborare” per individuare “il giusto equilibrio tra salvaguardia ambientale e diritto alla mobilità”.

Come funziona

Il piano è partito materialmente circa 6 mesi fa e la sperimentazione è stata portata avanti finora su una Jeep Renegade PHEV, a cui se ne sommeranno presto altre due. “Si tratta di un sistema unico al mondo”, rivendica Di Stefano, spiegando che “il guidatore verrà avvisato subito prima di una ZTL e l’auto passerà automaticamente alla modalità full electric all’ingresso del varco”.

Il guidatore riceverà un avviso nel momento in cui dovesse provare a tornare alla modalità ibrida o endotermica, e nel caso forzasse lo switch il sistema sarebbe in grado di segnalare all’amministrazione l’inosservanza attraverso un protocollo di comunicazione ad hoc messo a punto da FCA. Finita la ZTL, l’auto torna automaticamente nella modalità di guida precedente.

Turin Geofencing Lab

Torino punto di partenza

I test proseguiranno nelle prossime settimane, facendo di Torino la prima città al mondo in grado di dialogare direttamente in modo interattivo con le auto. 

“Una volta finita la sperimentazione e calibrata la tecnologia tutti i veicoli plug-in di FCA, a prescindere dal marchio, saranno dotati di questa possibilità”, spiega ancora Di Stefano, che intende “chiudere e validare la tecnologia entro la fine dell’anno”. E sullo sfondo l’idea è già quella di espandere sempre di più questo sistema: “Ora è pensato e disegnato sul nostro sistema di infotainment ma nell’industria tutto è possibile. Adesso fateci mettere a punto il protocollo di comunicazione, dopodiché saremo pronti a discuterne con tutti”.

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