Parlando di mobilità elettrica, il Giappone detiene il primato del maggior numero di brevetti depositati. Ma l’impegno del Paese del Sol Levante non si limita alla ricerca, come dimostra la recente alleanza Toyota-Panasonic messa in campo per contrastare la Cina sul tema della produzione di batterie.

Oggi arriva un altro segnale forte: la nipponica Nidec ha deciso di investire oltre 1,5 miliardi di euro (200 miliardi di yen) per la realizzazione di una fabbrica per la produzione di motori per auto elettriche con sede in Serbia.

Motori smart

Attraverso le parole del suo fondatore Shigenobu Nagamori, l’azienda fa sapere di volersi ritagliare un ruolo di primissimo piano nella realizzazione di motori elettrici intelligenti e super efficienti (sullo stile di quelli prodotti da Turntide, società finanziata anche da Amazon) e di volersi accaparrare il 35% di questo mercato entro il 2030, anno in cui si pensa che il comparto sarà cresciuto almeno di 10 volte, arrivando a valere fino a 25 miliardi di euro all’anno.

Nidec Ni50Ex

Questo tipo di motori è in grado di analizzare in tempo reale le effettive quantità di energia necessarie al moto e di modificare i consumi di conseguenza. Questa riduzione di consumo energetico, secondo l’Internal Council on Clean Transportation americano, porterebbe ad una riduzione del 17% delle emissioni di CO2 imputabili al trasporto privato considerando l'utilizzo più efficiente dell'energia a disposizione.

Anche in Cina

Nidec, che già fornisce motori (ma anche trasformatori e trasmissioni) a gruppi automobilistici come ad esempio PSA, sta investendo con forza anche in Cina.

Lì ha avviato i lavori di costruzione di una fabbrica che sarà attiva nel 2023 e che sarà in grado di produrre dai 200.000 ai 300.000 motori elettrici all’anno.