Audi è una Casa legata a doppio filo al mondo delle competizioni. Sono quasi cent’anni che si presenta ovunque ci sia una gara da disputare. Oggi annuncia una rivoluzione nei propri piani sportivi: lascerà la Formula E per cimentarsi in un’avventura inedita, quella della Dakar.
Lo farà con un prototipo ibrido, per dimostrare i progressi conquistati nel campo dell’elettrificazione presentandosi al via del rally raid più duro al mondo. Si tratta quasi di un ritorno alle origini per la Casa dei Quattro Anelli, che negli Anni ’80 era tornata a vincere nel motorsport internazionale proprio nei rally.
L’elettrico con l’aiutino
Il prototipo con cui disputerà la Dakar sarà spinto da uno schema elettrico alimentato a batteria ad alto voltaggio che potrà essere ricaricata anche in marcia grazie alla presenza di un motore termico turbo-benzina. Non sarà un'elettrica pura ad alte prestazioni come la RS e-tron GT, ma solo perché dovrà far fronte a lunghissime percorrenze durante le tappe.
Questa tecnologia, all’avanguardia per prestazioni ed efficienza, sarà utilizzata da Audi in gara per testare affidabilità e comportamento di certe soluzioni tecniche che potranno poi essere applicate anche sulle future auto elettriche di serie. È la stessa cosa che stanno facendo altre Case in altre serie, come ad esempio Hyundai. Ma nessuno si è mai cimentato con questa tecnologia in una competizione come la Dakar.
Si torna anche a Le Mans
Contestualmente all’annuncio dell’iscrizione al raid che si correrà a gennaio in Medio Oriente, Audi ha confermato di voler tornare anche a correre alla 24 Ore di Le Mans. “Stiamo lavorando sodo per poter prendere parte alle gare di endurance, inclusa la 24 Ore di Daytona e la 24 Ore di Le Mans, con un prototipo della nuova categoria LMDh”, ha detto Julius Seebach, Managing Director di Audi Sport.
Anche in questo caso si tratta di una vettura con schema propulsivo ibrido di nuova generazione che ricorderà solo da lontano i prototipi elettrificati che hanno corso fino ad oggi. A questo proposito, non si deve dimenticare che la prima Casa ad aggiudicarsi la famosa gara di endurance francese con una vettura ibrida è stata proprio Audi, che si è imposta per tre anni di fila con la R-18 e-tron quattro.
Formula E solo per i privati
Contestualmente all’avvio di queste due nuove avventure sportive, Audi ha annunciato come detto l’addio alla Formula E, serie nella quale si è affacciata nel 2014 come azienda a supporto del Team ABT Sportsline e che dal 2017 si è impegnata come squadra ufficiale. In questi anni la Casa dei Quattro Anelli ha conquistato 12 vittorie, 43 podi e un Titolo Piloti e un Titolo Costruttori. Continuerà però a fornire le power unit ai team privati anche nei prossimi anni.
“La Formula E ha accompagnato Audi verso una nuova era di mobilità – ha dichiarato Markus Duesmann, CEO della Casa di Ingolstadt – ma ora la mobilità elettrica non è più il futuro: è il presente. Ecco perché abbiamo bisogno di testare nuove tecnologie in diverse condizioni di gara, per poter progredire meglio e più velocemente”.