Tra lockdown e zone rosse il 2020 non è stato un periodo fortunato per la mobilità. Eppure le due ruote elettriche hanno chiuso l’anno con incrementi molto positivi. Segno che i consumatori EV sono sempre più numerosi. Ma vediamo i numeri.

Stando ai dati Ancma, in testa ci sono gli scooter che, con 6088 unità immatricolate, ha registrato un + 269% rispetto all’anno precedente. Crescita significativa anche per le moto con un +126%. Per la prima volta in Italia i motocicli hanno superato le 10mila immatricolazioni, registrando un +84,5%. Ottimi risultati anche per la vendita delle eBike con 40mila modelli in più rispetto al 2019. Secondo le ultime stime la crescita complessiva è di oltre il 20%.

Il segreto del successo

Per lo sport o per la mobilità dolce la bici a pedalata assistita è stata la più richiesta del 2020. Il motivo? Secondo il responsabile del gruppo veicoli elettrici dell’associazione Gary Fabris il successo deriva dal “desiderio di nuova mobilità individuale”.

Non solo. Le due ruote offrono vantaggi evidenti anche oltre le necessità derivanti dal periodo che stiamo vivendo: “il distanziamento, d'accordo, ma anche la fruibilità, la velocità assicurata negli spostamenti, la facilità di parcheggio e la sostenibilità, soprattutto in ambito urbano”.

bici elettrica nera

Largo al Made in Italy

Una crescita del mercato che secondo Fabris può dare linfa vitale all’industria italiana del settore: “Il consolidamento di una filiera d’eccellenza Made in Italy nell’elettrico rappresenta non solo un elemento facilitatore di questo processo, ma può offrire opportunità occupazionali, anche in relazione allo sviluppo che l’elettrico sta avendo nei mercati esteri”.

Uno sviluppo che, considerando le misure governative per il sostegno all’acquisto di moto e bici elettriche e la spinta impressa dalle flotte e dalla mobilità condivisa, potrà avere – secondo Ancma - un ulteriore impulso grazie al rinnovo dell’ecobonus per moto, scooter, ciclomotori, tricicli e quadricicli a trazione elettrica, che prevede uno stanziamento di 150 milioni di euro fino al 2026.