Ingka dà il suo contributo per l’imminente Giornata della Terra 2021. La holding che controlla la maggioranza dei negozi Ikea ha stanziato 4 miliardi di euro in progetti eolici, solari e altre iniziative verdi, tra cui l’installazione di colonnine per la ricarica di auto elettriche.

Gli investimenti, spiega la società in un comunicato, “sosterranno la riduzione dell’impronta climatica aziendale e la transizione verso una società a zero emissioni”.

Ricaricare da Ikea

Il Gruppo era già impegnato nella lotta alla CO2. Negli ultimi dieci anni ha investito 2,5 miliardi di euro nelle energie pulite, “consentendo all’azienda di generare più rinnovabili a livello globale di quante ne consumi”, come sottolinea la società.

“Quest'accelerazione da 2,5 a 6,5 ​​miliardi di euro – continua – segna il passo verso il raggiungimento del 100% di energia pulita”. A oggi, Ingka produce 1,7 Gigawatt di rinnovabili grazie alle 547 pale eoliche e ai 10 parchi solari che possiede in 15 Paesi, oltre ai 935.000 pannelli fotovoltaici sui tetti dei negozi e magazzini Ikea.

Ma per completare l’opera, ne serviranno altri e in altre Regioni, come Australia, Cina e India. Ed è proprio lì che, stando alla Reuters, è destinata buona parte dei 4 miliardi. Gli ultimi due Paesi sono tra l'altro, per ragioni opposte, al centro di iniziative sulla produzione di energia. Un’altra fetta, dice ancora l'agenzia di stampa britannica, finanzierà le colonnine per la ricarica di auto elettriche, che verranno installate nei parcheggi del colosso svedese.

Colonnine, la situazione in Italia

In linea con gli Accordi di Parigi

“Siamo nel decennio più importante nella storia dell'umanità: il cambiamento climatico non è più una minaccia lontana e dobbiamo tutti fare la nostra parte per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi”, ha spiegato Jesper Brodin. Il Ceo sa quale strada deve seguire il Gruppo per mettersi in linea con gli accordi di Parigi del 2015: “Sappiamo che con le azioni e gli investimenti giusti possiamo essere parte della soluzione e ridurre l’impatto sulla casa che condividiamo, il nostro pianeta, a prova di futuro della nostra attività”.

Alcuni obiettivi sono stati già raggiunti, ma bisogna fare di più, come afferma Pia Heidenmark Cook, responsabile della sostenibilità: “Abbiamo già fatto molta strada e in questo decennio critico dobbiamo unirci per accelerare una transizione giusta verso una società alimentata da energie rinnovabili”. Oltre ai privati, anche gli Stati puntano molto sulle rinnovabili. In Italia ci credono il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. Biden vuole addirittura renderle la prima fonte energetica degli Stati Uniti entro il 2030.

Giù la CO2

Di recente, Ingka ha annunciato l’acquisizione del 49% di 8 parchi solari in Russia, che generano 160 MW per alimentare i 17 negozi Ikea e alcuni centri commerciali Mega del Paese.

Il colosso svedese promette di investire un ulteriore miliardo di euro nei prossimi cinque anni per ridurre le emissioni di gas serra, sostituendo le fonti di energia inquinanti con quelle rinnovabili. L'obiettivo finale è diminuire la CO2 prodotta del 15% rispetto al 2016, pari a 20,4 milioni di tonnellate. La data di scadenza che si è data è il 2030.