I rapporti tra Elon Musk e gli astronomi non sono esattamente dei migliori. Già in passato, la comunità scientifica internazionale aveva espresso dubbi su Starlink, la costellazione di satelliti artificiali di SpaceX per l’accesso globale a internet. Il motivo? Questa flotta ai confini della Terra intralcerebbe le osservazioni dello spazio.

Stavolta, però, gli scienziati hanno fatto sul serio. L’International Astronomical Union (IAU) ha chiesto ufficialmente al Comitato delle Nazioni Unite per gli usi pacifici dello spazio esterno (COPUOS) di proteggere l’oscurità del cielo dall’eccessiva luminosità di Starlink.

VisorSat non basta

Elon Musk aveva già provato ad andare incontro alle richieste degli astronomi, dotando alcuni dei suoi 1.320 satelliti di VisorSat, un sistema che usa delle alette parasole per evitare i riflessi della luce. Ma a quanto pare non basta.

“Questi trenini sono belli, ma vogliamo davvero vederli dall’entroterra australiano? O in Antartide? O nelle oscure regioni del Cile? Probabilmente no”, ha commentato Thomas Schildknecht, vicedirettore dell’Istituto astronomico dell’Università di Berna, durante l’ottava conferenza europea sui detriti spaziali tenuta in Germania.

Starlink

Altri satelliti in arrivo

Anche l’Agenzia spaziale europea (ESA) ha lanciato l'allarme sul sovraffollamento dei satelliti. Gli scienziati del centro di Darmstadt sostengono che spesso, durante le osservazioni, sono costretti a compiere delle manovre correttive, con una media di due interventi ogni due settimane sulla flotta dei loro 20 veicoli spaziali.

SpaceX, mr. Tesla talla conquista dell'infinito

E le cose, da questo punto di vista, potrebbero peggiorare, perché SpaceX ha già in programma il lancio di altri 12.000 satelliti e conta di arrivare a 30.000. Potrebbe essere un altro capitolo da aggiungere alla serie HBO sull'azienda aerospaziale, che racconterà la storia di quest'ennesimo successo di Elon Musk, che però a quanto pare sta facendo infuriare in molti.

In più, anche altri operatori, come Amazon e OneWeb, progettano di arrivare in orbita. E probabilmente davanti alle rimostranze della comunità astronomica a nulla varranno le obiezioni di Musk sui buoni propositi per farci riconoscere dalle civiltà aliene.